Scommesse, Tar Lazio concede accesso agli atti a concessionario sulla questione della titolarità di due punti gioco: “In questi casi deve prevalere il principio di trasparenza amministrativa”

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato da una società operante nel settore del gioco pubblico a distanza contro il provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). L’oggetto del contendere era il diniego da parte dell’Agenzia all’accesso a documenti riguardanti due punti di raccolta di scommesse situati in Piemonte.

La società ricorrente aveva richiesto l’ostensione di atti relativi alla titolarità attuale dei punti di raccolta, sostenendo che tali informazioni fossero essenziali per difendersi in due contenziosi, uno civile e uno amministrativo, già avviati. ADM, invece, aveva respinto la richiesta, affermando che non sussistesse un interesse concreto e attuale della società ricorrente e che la documentazione richiesta riguardasse questioni di natura privatistica.

Il TAR, nella sua decisione, ha evidenziato come “il diritto di accesso agli atti amministrativi non possa essere negato qualora il richiedente dimostri la strumentalità della documentazione ai fini della difesa in giudizio”. Secondo il tribunale, la società ha dimostrato “un interesse giuridicamente rilevante”, in quanto l’accesso ai documenti richiesti era “necessario per tutelare la propria rete di punti vendita e per far valere le proprie ragioni nei procedimenti pendenti”.

La sentenza ha quindi annullato il diniego dell’Agenzia, ordinandole di consentire l’accesso alla documentazione richiesta. In particolare, il TAR ha sottolineato che “il principio di trasparenza amministrativa deve prevalere, in casi come questo, sulle generiche esigenze di riservatezza indicate dall’amministrazione”.