Sarà avviato mercoledì in VII Commissione Cultura l’esame della Proposta di legge Berruto ed altri (PD): “Incremento delle aliquote dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell’attività sportiva”.
La relatrice della proposta in Commissione sarà Irene Manzi (PD).
“La presente proposta di legge è volta a promuovere l’attività sportiva giovanile dilettantistica e professionale nonché l’attività del Comitato italiano paralimpico, in particolare destinando parte dei proventi derivanti dalle scommesse sportive a tali scopi. Il presupposto si basa proprio sul fatto che il settore delle scommesse deve molta parte dei propri guadagni proprio al comparto delle scommesse sportive, rispetto al totale degli eventi su cui scommettere. Tutto ciò porta a un giro di affari di miliardi di euro in cui i principali artefici, che sono gli atleti e le federazioni, non vengono coinvolti a danno in particolare dei settori giovanili e senza una visione di lungo periodo che permetterebbe di puntare sui nuovi campioni delle generazioni future o semplicemente cittadini più sani e consapevoli. Ogni giorno sono sempre di più i giocatori che scelgono di tentare la fortuna utilizzando i propri smartphone e tablet, grazie ai quali possono scommettere rapidamente ed in totale sicurezza utilizzando le App sviluppate dagli operatori del settore. Nel 2019, secondo il libro Blu pubblicato dall’Agenzia dei Monopoli, il canale telematico del gioco legale in Italia ha raccolto circa 36,4 miliardi di euro (che rappresentata il totale della raccolta realizzata attraverso i canali di gioco a distanza autorizzati) di cui 7,72 miliardi di euro per le scommesse sportive a quota fissa. Per quanto riguarda il canale di vendita fisico, sempre nell’anno 2019, secondo i dati dell’Agenzia, la raccolta totale è stata di 74,1 miliardi di euro (che rappresenta il totale della raccolta realizzata presso i punti fisici) di cui 4,80 miliardi di euro relativi alle scommesse sportive. Nel corso del triennio 2017-2019 il valore della raccolta complessiva delle scommesse sportive a quota fissa è cresciuto del 26 per cento passando da circa 10 miliardi di euro a 12,5 miliardi di euro. Nel tempo la raccolta a distanza è cresciuta di più rispetto a quella fisica; mentre nel 2017 la raccolta fisica contribuiva al valore complessivo della raccolta per il 43 per cento, nel 2019 tale percentuale è scesa al 38 per cento; ciò anche se in termini assoluti ha registrato un apprezzamento del 10,85 per cento, passando da 4,33 a 4,80 miliardi di euro. Poiché gran parte del gioco pubblico verte proprio sulle scommesse sportive che senza lo sport, evidentemente, non potrebbero esistere, riteniamo necessario istituire un principio di redistribuzione di parte di quegli utili in maniera diretta ed esplicita al mondo dello sport stesso che, appunto, ne garantisce l’esistenza e la possibilità di business. Pertanto la presente proposta di legge, che si compone di un unico articolo, è volta a destinare una quota delle risorse del gioco pubblico derivante dalle scommesse, sia su rete fisica, sia a distanza, alla promozione dello sport in tutte le sue forme. In particolare, il comma 1 prevede l’istituzione di un fondo destinato alla promozione dell’attività sportiva con una dotazione di 80 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023, destinata a progetti di promozione dello sport, nonché alla promozione di investimenti nei settori sportivi giovanili e nella promozione dell’attività del Comitato italiano paralimpico. Il successivo comma 4 prevede la ripartizione del citato fondo tra le varie destinazioni, entro il 30 giugno di ogni anno, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro dell’istruzione, con il Ministro della cultura e con il Ministro per lo sport e i giovani. Il comma 2 individua le risorse da destinare alla copertura degli oneri ai sensi del comma 3. In particolare il comma 2 modifica, a decorrere dal 1° gennaio 2023, le aliquote dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse nei termini seguenti: l’imposta unica per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro passa dal 25 per cento al 30 per cento; l’imposta unica per il gioco del bingo a distanza passa dal 25 per cento al 30 per cento; l’imposta unica per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, passa dal 20 per cento al 22 per cento, se la raccolta avviene su rete fisica, e dal 24 per cento al 26 per cento, se la raccolta avviene a distanza; l’imposta unica per le scommesse a quota fissa su eventi simulati (« scommesse simulate » o « scommesse virtuali ») passa dal 22 per cento al 24 per cento. Poiché, in conclusione, il mondo dello sport ha urgente necessità di investire sul futuro e sui giovani talenti, si auspica un rapido esame della proposta di legge e la sua approvazione da parte del Parlamento”, si legge. cdn/AGIMEG