Nuovo tassello per il processo “Doppio gioco”, dal titolo dell’operazione condotta oltre due anni e mezzo fa dalla Guardia di Finanza di Catania e dallo Scico a carico di alcuni esponenti del clan Santapaola-Ercolano: l’accusa è di aver creato una rete di punti di raccolta gioco collegati a siti illegali.
Sono 31 gli imputati rinviati a giudizio, che torneranno in aula il prossimo 9 gennaio 2025 davanti alla Terza Sezione Penale del Tribunale di Catania.
Il pm Giuseppe Sturiale ha chiesto al gup di certificare la prescrizione dei reati per 40 degli 81 imputati – riporta il quotidiano “La Sicilia”. La richiesta è stata accolta dal gup Stefano Montoneri.
Gli imputati sono chiamati a rispondere, nello specifico, dei reati di associazione delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni e società, oltre ovviamente all’esercizio di giochi e scommesse non autorizzato.
Nello specifico, nell’ambito dell’operazione da cui trae origine il processo, era stato accertato che la consorteria criminale aveva ideato su internet un’apposita piattaforma di gioco, non autorizzata a operare in Italia, attribuendone la proprietà a una società maltese, al fine di occultare il legame con il territorio nazionale e le connessioni con la criminalità organizzata. Era stata poi organizzata, sempre a cura dell’associazione criminale, la illecita raccolta di scommesse “da banco” sull’intero territorio nazionale, attraverso una rete di agenzie, collegate, quali centri di trasmissione dati, alla predetta piattaforma di gioco.
Si tratterebbe di 30 skin e 780 domini registrati illegali, tramite i quali l’associazione avrebbe consentito agli utenti di scommettere e giocare in modo illecito, raggirando le norme fiscali, finanziarie e anti-riciclaggio. lp/AGIMEG