Scommesse CTD, sentenza Softbet24. Avv. Matera ad Agimeg: “Decisivo versare le imposte anche se ADM non voleva, pronti a partecipare al prossimo bando se il governo garantisce certezze”
E’ di pochi giorni fa la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che assolve un noto gestore della città di Rende, in provincia di Cosenza, collegato al bookmaker austriaco SOFTBET24. Nel caso specifico, è stata ribaltata la sentenza del Tribunale di Cosenza che aveva condannato alla pena di mesi 4 di reclusione un gestore, indicando esplicitamente nella sentenza che il book austriaco risultava essere stato escluso dal sistema concessorio italiano e che il gestore del CTD non avrebbe ricevuto l’autorizzazione ex art. 88 TULPS.
Questo in virtù del fatto che il book estero era stato escluso dalle gare di partecipazione sia al bando indetto e mai svolto, sia dalle proroghe cui la stessa società ha più volte richiesto all’ADM e al Ministero delle Finanze di poter partecipare o quanto meno sanare i punti regolarizzandoli con la sanatoria cui all’art. 1 comma 643 della legge del 23 dicembre 2015 ( Legge di Stabilità 2015 cui parteciparono molti noti book esteri all’epoca dei fatti quando la SOFTBET24 non era ancora nata).
Ad occuparsi della vicenda, come difensore della SOFTBET24, l’avvocato Vincenzo Matera: “Questa sentenza è un punto di svolta, nasce da una strategia adottata coi vertici dell’azienda. Sono state decisive due PEC mandate ad ADM in cui chiedevamo nella prima di sanare i vari punti, e nella seconda i codici tributo per consentire ai singoli centri di pagare l’imposta unica. Solo a questa seconda PEC ci venne risposto da ADM che non potevano dare i codici perchè Softbet24 non era un concessionario”, il suo commento ad Agimeg.
“Ma questo andava contro il comma 644 lettera G della legge di stabilità 2015 e nonostante questa risposta si è deciso comunque di far fare il versamento ai centri per rispettare la legge vigente. Tanto che quando ci sono stati controlli da parte della Guardia di Finanza e di ADM, hanno effettivamente verificato che sull’utile era stata pagata l’imposta unica”.
“Ai tempi ADM faceva un accertamento induttivo, ma può avvenire solo quando il centro non collabora, invece noi abbiamo sempre collaborato – ha proseguito l’avv. Matera – Di fronte alla nostra collaborazione e di fronte a tutti gli F24 dell’imposta unica pagata, la Corte d’Appello non ha potuto che assolvere il centro. A questo si aggiunge il discorso della sanatoria, considerata discriminatoria anche dalla Corte di Giustizia europea, che ha acclarato questa discriminazione per le aziende nate dopo la sanatoria. In questo senso, Softbet24 era l’unica azienda nata dopo la sanatoria”.
L’azienda è quindi pronta a tornare operativa. “Se il governo darà la certezza che il bando si farà entro il 2025, allora Softbet24 è pronta a riaprire tutti i CTD. In assenza di questa certezza, però, non lo farà. Tanti bookmaker dissero che sul comma 644 loro non facevano affidamento, perché questa imposta unica che voleva lo Stato non era un’imposta ma una sanzione, visto che calcolavano l’imposta unica moltiplicata per tre volte. Softbet24 voleva pagare l’imposta unica ma ADM non voleva riconoscerla dopo aver chiesto i codici tributo per il pagamento dell’imposta, abbiamo comunque deciso di versare l’imposta con F24 applicando l’aliquota del 18% sull’utile. Softbet24 è stata l’unica azienda in Italia che ha versato l’imposta unica tramite i centri, che poi a loro volta sono stati rimborsati dall’azienda”.
“Effettivamente in Italia bisogna sempre attendere un giudice di merito che ti dia ragione, ma nel frattempo le aziende vengono penalizzate. ADM ci ha detto che non dovevamo pagare ma noi per fortuna lo abbiamo fatto lo stesso, è stata una mossa decisiva che ci ha consentito di avere ragione di fronte alla Corte d’Appello. L’organo di controllo ha detto di non versare alcuna imposta ma noi lo abbiamo fatto lo stesso nell’attesa di andare davanti a un giudice. Al prossimo bando sembrerebbe che uno dei requisiti per partecipare sia quello di non avere posizioni aperte con ADM, quindi siamo pronti a partecipare. Mi preme ancora una volta evidenziare l’operato legittimo secondo la normativa vigente da parte di Softbet24”, la conclusione dell’avv. Matera.