Un negozio di vicinato non può essere tramutato in un centro scommesse. E’ quanto stabilito dal Tar delle Lombardia che ha respinto il ricorso di un’imprenditrice lodigiana nei confronti della questura e del Comune di Lodi che non avevano concesso la nuova apertura richiesta di un ‘centro trasmissione dati’ collegato alla filiare italiana di Battipaglia di un bookmaker maltese.
L’ufficio tecnico del Comune ha dato parere negativo riguardo la compatibilità urbanistica poichè la via del locale è ricompresa nel centro storico dove è possibile mantenere le esistenti attività del settore terziario, ma ci sono restrizioni per i cambiamenti d’uso – riporta Il Cittadino. La questura non ha quindi concesso la licenza al CTD che negli anni precedenti era attivo nella zona con un bookmaker non autorizzato dai Monopoli.
L’imprenditrice lodigiana ha inoltre contestato il fatto che l’attività di centro scommesse proposta venga equiparata a un teatro, un cinema, una discoteca o una sala con slot per il gioco basato sulla sola fortuna, mentre le scommesse sportive dovrebbero essere considerati giochi di abilità. cdn/AGIMEG