Avv. Sbordoni ad Agimeg: “Dopo anni di delegittimazione insensata del settore del gioco legale finalmente si respira un nuovo clima di ragionevolezza e obiettività con proposte di riordino. Ho molto apprezzato gli interventi del Procuratore antimafia De Raho, del Direttore ADM Minenna e del Sottosegretario al MEF Freni”

“Ho trovato che l’evento organizzato da Lottomatica sia stata un’ottima iniziativa, in quanto ha messo insieme dei referenti istituzionali di alto profilo che ragionano senza pregiudizi. Ciò come conseguenza porta a valutare con il giusto approccio il settore del gioco: cosa rappresenta, di cosa ha bisogno e come si devono rapportare le istituzioni nei suoi confronti. Tutti i soggetti intervenuti hanno fatto rivedere quel clima di ragionevolezza, obiettività e di costruttività che si era smarrito, in quanto anni e anni di delegittimazione insensata del settore del gioco legale ci hanno portato quelle conseguenze a cui faceva riferimento il Procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho, ovvero forme di illegalità a causa dei vuoti normativi e della delegittimazione dopo una campagna destabilizzante nei confronti del settore che non ha portato alcun vantaggio alla comunità”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg l’avvocato Stefano Sbordoni, commentando quanto emerso nel convegno organizzato da Lottomatica ‘Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori’.

“In merito al convegno vorrei fare un accenno alle dichiarazioni sulla pubblicità pronunciate da Carlo Cottarelli (che ha affermato “lo Stato nel gioco deve scoraggiare gli eccessi, le norme che limitano la pubblicità sono utili” ndr). Credo sia stata un’errata esposizione, in quanto deve essere vietata la pubblicità del gioco illegale, di siti non autorizzati. La pubblicità intesa come comunicazione chiara e senza pregiudizi del gioco legale serve invece proprio al cittadino di poter distinguere siti legali da quelli illegali. Nessun operatore, in nessun campo, vuole spingere l’acceleratore su atteggiamenti di eccesso di consumo di un determinato prodotto. Quello che oggi manca è la comunicazione istituzionale che deve accompagnare la pubblicità, che un certo momento era stata fatta, anche se con forse con un eccesso di entusiasmo, che poi ha portato a fenomeni repressivi della pubblicità”.

Per Sbordoni “servono giuste regole per il gioco legale. Se accompagnata da un riordino del settore, come affermato dal Sottosegretario al MEF con delega ai giochi, Federico Freni, che ha la mia stima e condivisione per l’ottima esposizione dell’intento del suo operato futuro, la pubblicità è salutare, in quanto elimina l’illegale e riduce i fenomeni ludopatici. Quando si ha una chiara distinzione tra legale e illegale, individuare meglio l’area in cui si possono manifestare fenomeni di eccesso è fondamentale per combattere quello che passa per canali non registrabili“.

“In questo contesto, se ciascuno nelle istituzioni svolge il proprio ruolo distintamente, ma per bene, rispettando quello degli altri senza ingerenze, si ha più chiarezza e benefici per tutti. Ciò riguarda anche le competenze concorrenti, come quelle del Ministero della Salute, al quale non spetta di dettare normative sul settore del gioco pubblico.
Altrimenti è proprio da questo che derivano obbrobri normativi secondari regionali, locali, comunali, tutti riconducibili ad un abuso di competenza concorrente che crea il caos. Un tema che hanno rappresentato con chiarezza il sottosegretario Federico Freni, così come il direttore generale di ADM, Marcello Minenna. Anche De Raho ha rappresentato le devianze che si devono combattere, ma per farlo serve un riordino – un quadro normativo chiaro che tutti auspichiamo – in cui le istituzioni facciano il proprio, senza sconfinare nel campo degli altri. Se c’è delegittimazione e sfiducia nelle istituzioni, come può il cittadino distinguere tra gioco legittimo o illegittimo nell’ambito del gioco autorizzato, soprattutto senza avere una adeguata comunicazione?”, ha concluso Sbordoni. cr/AGIMEG