“Il settore dell’intrattenimento in Italia è ormai allo stremo: le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria hanno portato ad una chiusura prolungata per oltre 230 giorni dei punti vendita su tutto il territorio nazionale. Alla luce delle misure già adottate, chiediamo a gran voce la riapertura, nel rispetto dei limiti di orario imposti, offrendo le migliori garanzie di mantenimento delle misure previste, più stringenti di molti settori affini già operativi”. E’ quanto chiede in una lettera al Presidente della Regione Sardegna Led-Joyvillage (Leisure Entertainment Development).
“La nostra azienda è presente dal 2008 in regione Sardegna, ci siamo impegnati da subito per garantire la massima tutela sanitaria all’interno dei nostri punti di vendita, investendo ingenti quantità di tempo ed importanti risorse economiche per adeguarsi alle normative contenute nei vari DPCM, riuscendo così a gestire in sicurezza l’attività all’interno degli ambienti di gioco, scongiurando l’insorgenza di focolai di contagio ed evitando casi di assembramento da parte dei clienti. In aggiunta a ciò, ad ulteriore garanzia di lavoratori, clienti e fornitori, abbiamo autonomamente adottato dei Protocolli di Sicurezza Sanitaria contenenti misure di prevenzione e contenimento del virus ancor più restrittive rispetto a quelle previste dai DPCM e dalle Linee Guida emanate dalla Conferenza delle Regioni, volte a ridurre ulteriormente il rischio di possibile contagio e consentire la fruizione dei prodotti di gioco all’interno delle sale in piena sicurezza. Per i nostri lavoratori, il permanere di una situazione di lockdown, aggravata dalle difficoltà di accesso al credito per le aziende, sta mettendo a rischio i 250 lavoratrici e lavoratori . dei quali oltre 30 operanti nel nostro punto vendita di Quartucciu (CA). Siamo certi – conclude la lettera – che saprà dare attenzione a queste nostre richieste, tenendo in giusta considerazione anche il nostro settore che da sempre ha una funzione di di pubblico servizio, nell’interesse erariale, a tutela della legalità”. cr/AGIMEG