Sardegna, Comandini (PD): “Inaccettabile il distanziometro calcolato in linea d’aria. La legge sul gioco deve essere attuata prima di poterla modificare”

“La legge si basa su alcuni punti molto importanti, tra questi ci sono la limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco, le distanze minime dai luoghi sensibili, infatti la legge predispone il divieto di apertura di sale da gioco e la nuova istallazione di apparecchi da gioco art. 110 Tulps, in locali che si trovino ad una distanza inferiore ai 500 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, dai luoghi sensibili come: istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. La giunta regionale, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, avrebbe dovuto determinare le distanze tenendo conto della densità demografica dei Comuni. Detto questo, le leggi prima di essere modificate, vanno applicate per riscontrarne gli effetti, positivi e negativi, e l’organo preposto a rendere esecutiva una legge regionale è la giunta regionale che avrebbe dovuto deliberare in merito, ne deduco che qui non si vuole migliorare una legge ma si vuole nascondere l’inefficienza della Giunta stessa con una trovata, quella della distanza calcolata in linea d’aria, che non regge visto che è scritto a chiare lettere che i 500 metri devono essere calcolati per la distanza pedonale più breve”. Lo ha affermato il Consigliere del PD e firmatario della proposta presentata nella scorsa legislatura in Sardegna, Piero Comandini. ac/AGIMEG