Chiusure sale giochi Trento, Rebek (imprenditore) ad Agimeg: “Traditi dalla Lega, faremo ricorso per incostituzionalità del provvedimento”

“Questa sala giochi che portava 1 milione di euro ogni anno alle casse dello Stato chiude, paradossalmente per ordinanza del Consiglio Provinciale (di Trento, ndr) con la maggioranza della Lega di Matteo Salvini che dice di difendere la libera impresa, i posti di lavoro, imprenditori onesti che pagano le tasse e difendono legalità nel gioco.

La Lega di Matteo Salvini nella nostra città, con questi soldi ha scelto di fare un omaggio al gioco illegale e alla criminalità. Rebek Dino”.

Questo è il cartello che da oggi è stato affisso in sei delle otto sale dell’imprenditore di Trento Dino Rebek, nel settore del gioco legale da oltre 20 anni.

Ieri, 12 agosto, è scattata infatti l’ora “x”. La legge sul gioco della Provincia di Trento impone da oggi il divieto di slot e vlt nel raggio di 300 metri dai luoghi sensibili, ma la distanza è intesa in linea d’aria, quindi la quasi totalità delle sale giochi dovrebbero chiudere l’attività.

“Noi avevamo un lavoro onesto – ha detto Dino Rebek a l’Adige – ma chi potrà, resisterà. Io lo farò tenendo due macchinette in due delle sale giochi da chiudere. Le altre le chiuderò. Il personale? E’ in ferie, non posso licenziarli. Siamo una famiglia”.

Rebek ha affisso il cartello di chiusura in sei sale giochi, nelle altre due aspetterà i vigili. L’obiettivo è quello di impugnare i verbali delle multe che gli verranno fatte (una sanzione che potrebbe andare dai 1.000 ai 5.000 euro a macchina) e fare ricorso al Tar, chiedendo l’eccezione di incostituzionalità.

La chiusura della quasi totalità delle sale giochi dal territorio della Provincia di Trento, significherebbe “un tentativo di espulsione del comparto imprenditoriale e questo viola l’articolo 43 della Costituzione”, ha detto l’avv. Michele Busetti, sempre a l’Adige, che in questi anni ha seguito la categoria.

Nel 2011 una norma analoga a quella di Trento, aveva dichiarato la decadenza delle licenze alle aziende di gioco di Bolzano. “Abbiamo impugnato (la norma, ndr), e da allora vige la sospensiva”, ha detto ancora l’avv. Busetti.

Si preannuncia quindi una battaglia legale. “E’ stata una scelta ideologica – ha detto Dino Rebek – la Lega aveva promesso la proroga e ci sentiamo traditi. Farò causa e chiederò i danni“. sb/AGIMEG