Roberto Alesse, nuovo direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha rilasciato a BeeMagazine un’intervista in cui ha affrontato diversi argomenti, tra cui le misure per sostenere le popolazioni gravemente colpite dalla recente alluvione dell’Emilia-Romagna, la riorganizzazione dell’Agenzia e il gioco pubblico.
“È vero, nel corso della mia esperienza istituzionale, quasi trentennale, ho avuto l’onore di servire molte amministrazioni pubbliche diverse fra loro per compiti e finalità. Ovunque sia stato, ho sempre cercato di dare il mio contributo in termini di idee nuove, di maggiore efficienza dell’azione amministrativa, di valorizzazione del capitale umano, di ferrea salvaguardia del principio di legalità. I risultati positivi non sono mai mancati”, ha detto.
“Insieme al vice ministro Maurizio Leo abbiamo pensato di dare un contributo concreto alle popolazioni gravemente colpite dalla recente alluvione dell’Emilia-Romagna. Nel decreto-legge approvato lo scorso 1° giugno dal Governo sono state inserite alcune disposizioni che consentono all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di disporre la vendita all’asta di beni mobili sottoposti a confisca amministrativa durante le operazioni di polizia giudiziaria e tributaria, ponendo i relativi proventi a disposizione dello Stato per fronteggiare tale emergenza. Inoltre, l’Agenzia sta organizzando estrazioni settimanali aggiuntive del Lotto e del Superenalotto sempre per finanziare interventi di protezione civile a favore di queste sfortunate popolazioni a cui va tutta la nostra solidarietà ed ammirazione per la loro capacità di rialzarsi con forza ed intelligenza”, ha aggiunto.
“Abbiamo da poco riorganizzato le strutture centrali dell’Amministrazione; ora ci accingiamo a studiare un nuovo modello territoriale di governance per rendere più incisiva l’azione dei nostri funzionari e dirigenti. Vede, all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, c’era bisogno di fare un tagliando urgente e di riportare questa importante amministrazione fiscale al centro dei rapporti istituzionali. La prima esigenza che ho avvertito, appena mi sono insediato, è stata quella di firmare uno storico protocollo di intesa con la Guardia di finanza che è servito a rilanciare la sinergia operativa soprattutto nell’ambito degli spazi doganali ed extra. Una iniziativa opportuna che serve a tutelare maggiormente i settori strategici dell’economia italiana ed europea”, ha continuato.
Riguardo alla delega fiscale, a cui, in particolare, ha lavorato “il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, con grande equilibrio e consapevolezza tecnica”, Alesse ritiene che “è una straordinaria occasione legislativa per mettere in ordine tutta una serie di materie che impattano sulla vita quotidiana dei cittadini-utenti e sull’intero sistema produttivo”.
“L’Agenzia delle dogane e dei monopoli è parte integrante di questo vasto progetto riformatore”, ha sottolineato. “E’ l’occasione, più in generale, per revisionare strutturalmente settori strategici, come quelli delle accise e dei giochi pubblici, così da rispondere alle giuste esigenze degli operatori, in un’ottica di bilanciamento di tutti gli interessi coinvolti”.
“Il contrasto alle ludopatie, in particolare, costituisce un pensiero costante dell’Amministrazione chiamata ad assicurare un ambiente di gioco legale e responsabile e a garantire la tutela dell’ordine pubblico, dei giocatori, degli operatori di gioco autorizzati e, in particolare, dei minori di età”, ha detto.
“Il settore dei giochi e delle scommesse – ha spiegato ancora – ruota attorno a un rilevante indotto industriale che necessita di essere regolato e controllato dall’Agenzia, soprattutto sotto il profilo degli adempimenti cui sono tenuti i concessionari e gli operatori del settore. L’intero comparto, se non presidiato, può attirare gli interessi della criminalità, organizzata e comune, avida di guadagni e di altre opportunità rappresentate, in primo luogo, dall’attività di riciclaggio dei proventi conseguiti. Vigilare su questo settore significa anche controllare le modalità di gioco prevenendo il fenomeno delle dipendenze”. cdn/AGIMEG