Riordino gioco online, Vinciguerra (Gen. Guardia di Finanza): “Settore appetibile per criminalità organizzata, decreto mira a tutelare trasparenza e sicurezza”

Si è svolta oggi, presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati, l’audizione di rappresentanti della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.

Intervenuto il Generale di brigata Luigi Vinciguerra, capo del terzo reparto operazioni del comando generale della Guardia di Finanza: “Quello dei giochi a distanza si tratta di un comparto che ha indotto il legislatore a intervenire spesso in passato per rafforzare il contrasto all’illegalità. Il decreto aspira a superare l’attuale sistema normativo, proponendo di rendere l’offerta di gioco online ancora più sicura. In particolare, una nuova disciplina del sistema concessorio, la regolamentazione dei PVR e il contrasto dell’offerta di gioco illegale a distanza”.

“Per quanto riguarda l’attività della Guardia di Finanza, assumono importanza gli articoli relativi ai PVR e al contrasto all’offerta illegale del gioco a distanza. In questo contesto, il sistema dei giochi è particolarmente attrattivo anche per la criminalità organizzata. Vale la pena sottolineare che il settore dei giochi ha visto un’evoluzione costante con una grande espansione della raccolta di gioco, grazie anche al recupero di porzioni di mercato che prima erano appannaggio dell’illegalità. Parliamo di un settore che nel 2022 ha creato gettito per 11,2 miliardi di euro per lo Stato”.

“La raccolta è aumentata del 286% dal 2008 ad oggi, passando da 47,5 miliardi a 136 miliardi di euro nel 2022. Questo è stato possibile proprio grazie al gioco a distanza, che è aumentato a dismisura con l’avvento di nuove tecnologie e un maggior utilizzo di internet. In particolare, parliamo di 73 miliardi di euro per il gioco online, questo significa che la raccolta del gioco a distanza è pari al 4% del PIL nazionale. Inoltre, anche l’emergenza Covid ha contribuito all’aumento della raccolta del gioco a distanza, vista la chiusura di tutti i punti fisici di gioco e lo spostamento di conseguenza sulle piattaforme digitali. Nel 2020, la raccolta del gioco online è stata superiore al gioco fisico”.

“La nostra attività mira a tutelare le aziende, l’Erario e la salute pubblica. Il mondo dei giochi, garantendo una grande marginalità di profitto, risulta particolarmente attrattivo per la criminalità economica finanziaria. In particolare, nell’ambito del riciclaggio di denaro, vista la grande raccolta di denaro e viste le molteplici possibilità di stratificare i flussi finanziari. Ad esempio, vincite pilotate, oppure licenze in Stati esteri con fiscalità e politiche di controllo vantaggiose, o schermatura della titolarità dei punti scommesse e delle sale giochi, e infine anche il drenaggio di denaro sporco tramite scambio di fiches nei casinò. Anche per quanto riguarda il gioco fisico emergono numerose attività illecite”.

“Come si è organizzata la Guardia di Finanza? Adottiamo un sistema trasversale, analizzando i flussi finanziari nell’antiriciclaggio e nelle disposizioni fiscali del settore. Inoltre, effettuiamo un capillare controllo del territorio, nel 2023 abbiamo impiegato 7.700 agenti, controllato 4.500 esercizi commerciali, effettuato 245 interventi in materia di antiriciclaggio e deferito all’autorità giudiziaria 248 persone, sequestrato 55 punti gioco non autorizzati e 561 apparecchi non a norma. Infine, sanzioni per oltre 7,6 milioni di euro. Nell’ultimo quinquennio, sono state inoltrate dagli operatori circa 12.000 segnalazioni di operazioni sospette nell’ambito delle scommesse, con un notevole aumento rispetto agli anni precedenti”.

“Al momento, si stimano sul territorio circa 50.000 punti di vendita ricariche. Nel 2022 sono state effettuate oltre 226 milioni di ricariche per un valore di oltre 8 miliardi di euro, e sono stati effettuati oltre 22 milioni di prelievi per un valore di oltre 5 miliardi di euro. Al momento sono aperti 14,5 milioni di conti di gioco in Italia con circa 10 milioni di intestatari di conti di gioco”.

“Stando al decreto di riordino, i PVR avranno tutta una serie di obblighi relativi al controllo delle ricariche, soprattutto riferiti all’identità del soggetto. Oltre ovviamente al limite delle ricariche in contanti a 100 euro a settimana. Questi principi ci trovano d’accordo, perché mirano a controllare l’immissione di denaro nel settore. I concessionari dovranno, da parte loro, mettere in campo meccanismi di controllo sulle ricariche dei conti gioco dai PVR e garantire il controllo. La norma trova quindi un giusto equilibrio tra gli oneri di antiriciclaggio e la necessità di garantire la trasparenza delle movimentazioni di denaro”.

“Le attività di prevenzione e contrasto degli illeciti nel settore del gioco da parte della Guardia di finanza, sono effettuate sempre in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in una collaborazione estremamente importante. Miriamo a salvaguardare la libera concorrenza, la salute umana e l’Erario con attività di repressione e prevenzione. La Guardia di Finanza ha piena consapevolezza dell’importanza di questa materia, per cui continuerà a offrire il proprio contributo”.

In merito al costo della concessione online a 7 milioni di euro, il Generale Vinciguerra ha detto: “Una somma così elevata è legata alla necessità di avere una struttura tecnologica e informatica che consenta di avere tutta una serie di servizi. La necessità di dotarsi di strumenti così avanzati e specifici, va quindi di pari passo con il costo così elevato della concessione. Il legislatore impone al concessionario di strutturarsi al meglio per contrastare tutta una serie di fenomeni illeciti, garantire la sicurezza e un elevato standard tecnologico e di servizi”.

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