Riordino gioco online, Il Sole 24 Ore: “Canone annuo del 3% sul margine netto, massimo cinque concessioni a operatore”

E’ un momento di grandi cambiamenti per il settore del gioco pubblico in Italia, in particolare c’è grande attesa da parte delle aziende e degli operatori per il riordino del comparto che sta vedendo la luce in queste settimane. Una riforma che andrà a toccare il segmento del gioco online tramite nuove concessioni e un cambiamento della tassazione.

Un argomento molto delicato e importante anche per le casse dello Stato, ad occuparsene è stato anche il Sole 24 Ore che ha analizzato in un articolo le nuove leggi che interesseranno il gioco pubblico italiano. In particolare, si legge nell’articolo: “Il decreto di riordino prevede al massimo cinque concessioni (per operatore, ndr) per nove anni. Un successivo provvedimento completerà il riordino sia della raccolta del gioco attraverso la rete fisica, sia la fiscalità nel suo complesso, cioè ad esempio il Preu, l’imposta unica, l’Isi, la “tassa sulla fortuna” e l’Iva”.

Riguardo alle modifiche del funzionamento delle concessioni, sottolinea: “Si prevede una durata massima di nove anni, con esclusione di rinnovo, in funzione del periodo di ammortamento degli investimenti da effettuarsi dal concessionario; il sito internet autorizzato dall’amministrazione dei Monopoli e attivato da quest’ultimo va collegato alla singola concessione e a ciascun “gruppo societario” sono attribuibili al massimo cinque concessioni”.

“Inoltre – prosegue il quotidiano – tra gli adempimenti di natura finanziaria, garantiti da una penale dello 0,5% del margine, si prevedono: un piano di investimenti asseverato da un soggetto terzo sulla sostenibilità in funzione della durata novennale del rapporto concessorio; il versamento di un significativo corrispettivo una tantum pari a sette milioni per ciascuna concessione, oltre il pagamento di un canone annuo pari al 3% del margine netto; l’investimento annuale di un importo corrispondente almeno allo 0,2% dei ricavi, con un tetto di un milione di euro, da destinare a campagne informative a tutela dei giocatori; il rilascio di una fideiussione “definitiva” corrispondente a una predeterminata percentuale dell’importo contrattuale”. lb/AGIMEG