Riordino gioco fisico, Faggiani (Osservatorio GAP): “Possibile trovare una soluzione condivisa su riduzione offerta, orari, distanze e luoghi sensibili”

La legge n. 111 del 9 agosto 2023 ha affidato al Governo, con l’articolo 15, il compito di attuare un “riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici”. Il termine fissato per l’emanazione dei decreti delegati è di ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della normativa. E’ quanto sottolinea Domenico Faggiani, membro dell’Osservatorio sul Gioco d’Azzardo Patologico e del Coordinamento Nazionale Anci problematiche del gioco, in una nota.

“Sarebbe stato auspicabile intraprendere un percorso mirato all’emanazione di un testo unico, un vero e proprio Codice del gioco. La scelta del Governo, invece, è stata quella di procedere inizialmente con il riordino del gioco a distanza, approvando il decreto legislativo n. 41 del 25 marzo 2024.

Parallelamente, è stato attivato un tavolo tecnico presso la Conferenza Unificata per avviare il confronto necessario al riordino del gioco fisico. A differenza del processo per il gioco a distanza, però, il Governo non ha presentato una bozza di decreto ma ha richiesto preliminarmente alle Regioni e agli Enti Locali di formulare proposte”.

I punti chiave del dibattito

“Tra i contributi giunti al tavolo tecnico spicca un documento significativo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, trasmesso nell’ottobre 2024 e adottato successivamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Le proposte incluse toccano temi cruciali come:

  • La riduzione dei punti di offerta di gioco;
  • La diminuzione di AWP e VLT;
  • L’individuazione dei luoghi sensibili;
  • La qualificazione dei punti di offerta di gioco;
  • Le distanze dai luoghi sensibili;
  • Gli orari di apertura e chiusura.

Il confronto su queste tematiche è proseguito all’interno della Conferenza delle Regioni e delle associazioni di rappresentanza degli Enti Locali, dove le posizioni, nonostante alcune divergenze, hanno permesso di avviare un dialogo costruttivo.

A fine novembre 2024, il MEF ha inviato un ulteriore documento ai membri del tavolo tecnico relativo alla certificazione dei punti vendita. Successivamente, il 14 gennaio scorso, il MEF ha preso atto delle indicazioni pervenute, assumendo l’impegno di presentare uno schema di decreto legislativo entro un mese e mezzo”.

Prospettive e tempistiche

I tempi stringono: restano solo sette mesi per esercitare la delega, ma, sottolinea Faggiani, “non ci sono le condizioni per pensare a una proroga, come spesso accade in questi casi. Il lavoro avviato, per quanto complesso, sta portando a una convergenza sui principi e criteri direttivi del riordino.

Anche se il cammino è ancora lungo, l’avvio del 2025 sembra portare un cauto ottimismo nel settore. Dopo la pubblicazione del decreto sul gioco fisico, sarà necessario un ulteriore intervento normativo da parte delle Regioni e delle Province autonome per adeguare le rispettive leggi. Tuttavia, la possibilità di trovare una sintesi condivisa rappresenta un segnale incoraggiante per il futuro”. sb/AGIMEG