Riforma Fiscale: Registro Unico degli Operatori di gioco, apparecchi senza vincite in denaro, equilibrata distribuzione territoriale dell’offerta, compartecipazione al gettito degli enti locali. Ecco gli emendamenti segnalati per il voto in Commissione

Prosegue l’iter parlamentare del DL Delega al Governo per la riforma fiscale. Sono meno di venti gli emendamenti riguardanti il settore dei giochi che saranno sottoposti al voto della Commissione Finanze.

Nello specifico rimane nel fascicolo dei segnalati la proposta dell’onorevole Andrea De Bertoldi (FdI) che chiede di aggiungere al comma 2, lettera h), dopo le parole “a vincita (payout)” le seguenti parole: “previsione di forme di compartecipazione al gettito erariale o delle entrate provenienti dall’aggiudicazione delle concessioni, da parte delle Regioni e degli enti locali, anche mediante forme di compensazione con i trasferimenti e finanziamenti statali e che una percentuale delle sanzioni amministrative riscosse in base ai controlli effettuati dalla polizia locale siano destinate al Comune di riferimento”.

Sopravvive l’emendamento con cui l’onorevole Testa (FdI) chiede l’istituzione del “Registro Unico degli Operatori di gioco, senza ulteriori oneri per gli operatori salvi quelli per le pratiche amministrative di iscrizione”.

Anche le identiche proposte emendative presentate da Tremaglia e altri (FdI) e Mulè (FI) che prevedono il “riordino, secondo criteri di maggiore semplicità e trasparenza, della disciplina riguardante le procedure per l’importazione, la commercializzazione e l’installazione degli apparecchi di puro intrattenimento senza vincita in denaro, introducendo procedure basate su autocertificazione tecnica asseverata, attestante la conformità e il rispetto dei requisiti tecnici previsti”.

L’emendamento dell’onorevole del Partito democratico Stefano Vaccari che chiede di facilitare l’accesso “ai dati sulla diffusione territoriale, la raccolta, la spesa, e la tassazione dei giochi” per i “soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo”.

La proposta avanzata dall’onorevole Cattaneo (FI) che prevede tra i princìpi e i criteri direttivi su cui deve basarsi il riordino il “mantenimento di una equilibrata distribuzione territoriale dell’offerta fisica di gioco al fine di evitare il formarsi di aree nelle quali l’offerta dei singoli prodotti di gioco pubblico sia totalmente assente o eccessivamente concentrata”.

Infine, diverse proposte del Movimento 5 Stelle che prevedono l'”introduzione di una tessera obbligatoria per poter giocare”; di “dare piena attuazione alle indicazioni presenti nelle relazioni della Commissione Antimafia”; l’”estensione, a tutti partner contrattuali dei concessionari, dei requisiti previsti dalla normativa antimafia”; il “riordino delle reti di gioco, sia a distanza, sia in luoghi fisici, al fine di concentrare l’offerta in un minor numero di punti di gioco, specializzati per singola tipologica offerta”; di “prevedere inoltre l’istituzione di controlli preventivi sul personale assunto dai soggetti della filiera dell’offerta autorizzata, anche istituendo appositi registri e criteri di ammissione e di esclusione, valorizzando il requisito anagrafico e la sussistenza di condanne per reati o restrizioni alla libertà personale”.

Ricordiamo che il Mef dovrà esprimere il proprio parere sugli emendamenti. lp/AGIMEG