“Alla luce di un’economia del paese che fatica, di una mancanza di competizione nel settore digitale e televisivo e di infrastrutture fatiscenti, immaginare una crescita economica del calcio italiano, e di conseguenza investimenti per lo sviluppo di talenti e per la competitività ai più alti livelli diventa estremamente difficile. A tutto ciò si aggiunge l’assenza di ogni forma, non dico di aiuto economico, ma di supporto al sistema calcio Italia: negli anni, infatti, ai club sono state vietate le sponsorizzazioni da parte delle società di betting nell’ambito del cd. “decreto dignità” per il quale non sono mai stati misurati i risultati, è stato cancellato il cd. “decreto crescita” che prevedeva delle agevolazioni fiscali per gli atleti d’elite senza valutarne i benefici e sulla falsariga di un populismo secondo il quale agevolazioni fiscali per gli atleti stranieri toglievano spazio ai giocatori italiani”.
E’ quanto sottolineato nella memoria depositata dalla società Juventus FC al Senato sull’Affare Assegnato n. 373 (Prospettive di Riforma del Calcio Italiano).
“Se e in che modo il Legislatore possa, mediante l’introduzione di norme primarie ad hoc ovvero attraverso atti di indirizzo nei confronti dell’Esecutivo, contribuire alla crescita del sistema, anche con riguardo alla possibilità di agevolare la realizzazione di infrastrutture socio sportive e di stadi, inclusi quelli di grandi dimensioni. Guardando a quanto avvenuto in Europa da ormai diversi anni, un buon metodo è certamente quello adottato in Inghilterra con l’ormai famoso Taylor’s Act che in Italia è stato mutuato solo in piccolissima parte (stewards, telecamere, biglietti nominativi). È mancata la parte in cui Governo, Squadre, Enti terzi (nella fattispecie le società di Betting) hanno condiviso progetti e (soprattutto) fondi (anche sotto forma di sgravi e quant’altro per la parte pubblica) per la costruzione e privatizzazione degli impianti. Oggi infatti l’impianto di proprietà, fruibile 7 giorni su 7 e nella piena disponibilità dei Clubs (comprese aree annesse) è di vitale importanza da un punto di vista patrimoniale, di immagine e di rapporto col territorio”, ha aggiunto nella propria memoria la società sportiva Hellas Verona F.C. cdn/AGIMEG