Le entrate del settore “giochi e scommesse” “rappresentano lo 0,5 per cento circa del Pil (l’1,8 per cento delle entrate tributarie e il 3,8 per cento delle imposte indirette) con un gettito complessivo netto di circa 11,6 miliardi, invariato rispetto al 2023. Da notare però che la raccolta lorda è salita di ulteriori 10 miliardi rispetto al 2023, fino a raggiungere quota 157,4 miliardi (così come le vincite sono cresciute di 8,8 miliardi circa, raggiungendo quota 135,9 miliardi); l’incidenza del prelievo erariale è quindi scesa al 7,3 per cento della raccolta lorda, contro il 7,9 dell’anno precedente”. E’ quanto si legge nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato 2024 che espone i risultati conseguiti con l’impiego delle risorse del bilancio dello Stato, tenendo conto degli esiti derivanti dall’intero ciclo dei controlli e, quindi, anche di quelli di legittimità e sulla gestione.
La Relazione è stata presentata questa mattina a Roma, nell’Aula delle Sezioni riunite della sede centrale della Corte dei conti, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, in occasione del Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2024.
L’udienza è stata presieduta dal Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino che ha precisato: “Nel 2024 le entrate finali accertate (pari a 783,8 miliardi) sono cresciute del 5,7 per cento rispetto al 2023. In aumento anche i versamenti totali, +6,8 per cento (da 679,2 miliardi ai 725,1 miliardi del 2024), oltre il 7 per cento quelli in conto competenza”. “Le entrate extratributarie (124,2 miliardi in termini di accertamenti) segnano un aumento del 3,8 per cento (+11,8 per cento i versamenti): il calo dei contributi ottenuti in conto investimenti vincolati dalla UE è stato più che compensato, soprattutto, dalla crescita dei proventi di natura straordinaria e da giochi e delle entrate dalla gestione dei beni dello Stato (in particolare derivanti dalla messa all’asta delle quote di emissione di gas ad effetto serra)”, ha aggiunto.
“Quanto all’Agenzia delle dogane e dei monopoli la relazione si sofferma sulle molteplici competenze ad essa attribuite: il settore doganale e delle accise, la gestione dei giochi, e il settore dei tabacchi”, si legge ancora nel testo della Relazione.
“Si è già osservato che le entrate da giochi si sono mantenute sullo stesso valore dell’anno precedente (11,6 mld) a fronte di un considerevole aumento (poco meno di dieci miliardi) della raccolta lorda che ha superato i 157 miliardi, con un prelievo erariale che si è ridotto al 7,3 per cento. Tra le diverse categorie di giochi, sono gli Apparecchi a contribuire in maniera più rilevante alle entrate erariali: da soli, infatti, concorrono per il 50 per cento, mentre risulta decisamente più contenuto (7 per cento) il contributo alle entrate del “Giochi di abilità a distanza”. Positivo, in relazione alla raccolta, il contributo delle lotterie, le quali concorrono alle entrate totali del settore per il 17 per cento. Per quanto riguarda l’attività di controllo nel settore dei giochi, si registra una crescita costante delle inibizioni dei siti web non autorizzati a partire dal periodo post-pandemia: dai 266 siti inibiti nel 2020 si è passati a 721 nel 2024, a conferma di un fenomeno in forte crescita e in continuo mutamento”, aggiunge.
Riguardo al Masaf si legge nella Relazione: “Circa gli indirizzi generali sull’attività amministrativa, la Direttiva del Ministro per il 2024 ha individuato otto Priorità politiche”, tra queste anche la “riforma del settore ippico finalizzata ad assicurare una maggiore competitività delle relative componenti”.
“Con riguardo al settore ippico, l’obiettivo (strategico), n. 34 “Sostegno del comparto ippico attraverso una più efficiente programmazione degli interventi per la salvaguardia delle sue componenti produttive” è stato raggiunto, con un miglioramento, rispetto al 2023, del tempo medio di pagamento dei premi al traguardo anche se il Ministero riferisce, per il 2024, un’interruzione del flusso di pagamento dovuta alla mancanza di risorse necessarie a soddisfare tutte le obbligazioni collegate alla disputa di competizioni ippiche”, conclude. cdn/AGIMEG