Ormai è diventato piuttosto chiaro come gli eSports, negli ultimi anni, abbiano registrato una crescita esponenziale a livello globale, trasformandosi da semplice passatempo a fenomeno culturale e sportivo di rilievo. In Italia, questo sviluppo ha sollevato la necessità di una regolamentazione adeguata per le competizioni videoludiche professionistiche, al fine di garantire trasparenza, tutela dei partecipanti e conformità alle normative vigenti.
Quadro normativo attuale
Attualmente, in Italia, gli eSports non godono di un riconoscimento ufficiale come disciplina sportiva da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Ciò comporta l’applicazione di normative generali, spesso non adeguate alle specificità del settore. Le competizioni videoludiche sono quindi soggette alle leggi sui giochi di abilità con vincita in denaro e alle normative sulle manifestazioni a premio. Tuttavia, questa assimilazione può risultare problematica, poiché non tiene conto delle peculiarità degli eSports, creando incertezze sia per gli organizzatori che per i partecipanti.
Iniziative per una regolamentazione specifica
Per colmare il vuoto normativo, sono state intraprese diverse iniziative. L’Osservatorio Italiano Esports (OIES) ha promosso la redazione del “Manifesto Legale Esports”, un documento che evidenzia le criticità normative del settore e propone soluzioni per una regolamentazione più adeguata. Tra i temi trattati vi sono il riconoscimento degli eSports come disciplina sportiva, la tutela dei diritti dei giocatori professionisti e la regolamentazione delle sponsorizzazioni.
In ambito parlamentare, nel febbraio 2024 è stato presentato al Senato un disegno di legge denominato “Regolamentazione delle competizioni videoludiche”, con l’obiettivo di fornire un quadro organico per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività videoludiche competitive in Italia. Il disegno di legge mira a riconoscere e tutelare le professioni legate agli eSports, promuovendo al contempo la trasparenza e la legalità nel settore.
Regolamentazione dei giochi online
Parallelamente, il settore dei giochi online ha visto l’introduzione di normative specifiche. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) è l’ente preposto alla regolazione e al controllo del comparto del gioco pubblico in Italia. Nel marzo 2024, è stato emanato il Decreto Legislativo n. 41, che riordina la normativa dei giochi a distanza, con particolare attenzione alla tutela dei minori, alla prevenzione delle ludopatie e al contrasto del gioco illegale. Il decreto stabilisce i requisiti per l’ottenimento delle concessioni per l’esercizio dei giochi online e introduce misure per garantire la trasparenza e la tracciabilità dei flussi finanziari.
Tutte le prospettive future
Nonostante i progressi, permangono sfide significative. La mancanza di un riconoscimento ufficiale degli eSports come disciplina sportiva comporta difficoltà nell’inquadramento giuridico dei giocatori professionisti, nella definizione dei loro diritti e doveri, e nella regolamentazione dei rapporti contrattuali con le organizzazioni e gli sponsor. Inoltre, l’assenza di una normativa specifica può ostacolare l’attrazione di investimenti e la crescita del settore nel suo complesso.
Un aspetto cruciale riguarda la distinzione tra eSports e gioco d’azzardo. È fondamentale che le competizioni videoludiche siano chiaramente separate dalle attività di scommessa, per evitare sovrapposizioni normative e garantire la tutela dei minori e dei consumatori. In questo contesto, l’ADM ha elaborato linee guida per i giochi online, volte a creare un ambiente sicuro e regolamentato per gli utenti. In questo modo, si potranno provare titoli virtuali come la demo da giocare della Slot book of Ra senza per questo che possa esserci un incrocio normativo o di altro genere. lp/AGIMEG