Registro Unico Esclusi: i modelli di autoesclusione nei Paesi europei

La ricerca dell’Università Tor Vergata in merito all’autoesclusione ha svolto anche una ricerca comparativa sui modelli di esclusione volontaria dal gioco vigenti in altri Stati europei.

Già nel corso dell’anno 2021 veniva sottoposto un quesito alla Commissione Europea circa l’istituzione di un registro UE di autoesclusione del gioco d’azzardo (Answer del 12.7.2021), dal seguente tenore: “Intende la Commissione istituire un registro dell’UE di autoesclusione del gioco d’azzardo per rendere possibile l’autoesclusione in tutta l’UE per le forme di gioco d’azzardo tradizionali e online, indipendentemente dal luogo di residenza e dallo Stato membro in cui è detenuta la licenza di gioco?

La risposta a tale quesito sopraggiunge, con inaspettati contenuti, nell’ottobre 2021, con una comunicazione con cui la Commissione europea dichiara che «non prevede nel prossimo futuro di effettuare una valutazione della raccomandazione sui principi per la tutela dei consumatori e dei giocatori di servizi di gioco online e per la prevenzione del gioco minorile» e  «non prevede nel prossimo futuro di istituire un registro europeo per l’autoesclusione del gioco».

Pur se la «Commissione riconosce i rischi per i consumatori associati al gioco», rileva che «poiché non esiste una normativa UE specifica per il settore, gli Stati membri sono liberi di regolamentare le attività di gioco, purché siano in linea con le norme sul mercato interno contenute nel trattato sul funzionamento dell’Unione europea».

Orbene, in relazione alla normativa Comunitaria in tema di prevenzione del D.G.A. e tutela non solo delle fasce deboli della società quali i minori ma in generale in funzione di tutela del giocatore-consumatore, si ricorda che già nel 2014 la Commissione aveva raccomandato (Raccomandazione della Commissione del 14 luglio 2014 sui principi per la tutela dei consumatori e dei giocatori dei servizi di gioco d’azzardo online e per la prevenzione del gioco d’azzardo online da parte dei minori), l’istituzione di registri nazionali di autoesclusione per i giocatori, a cui gli operatori del gioco d’azzardo abbiano accesso.

La Raccomandazione, la quale chiaramente risulta focalizzata sul gioco on line conteneva le seguenti indicazioni:

  • Nella sua risoluzione del 10 settembre 2013 sul gioco d’azzardo online nel mercato interno, il Parlamento europeo ha invitato la Commissione a esplorare la possibilità di interoperabilità tra i registri nazionali di autoesclusione, a sensibilizzare sui rischi della dipendenza dal gioco ea prendere in considerazione controlli obbligatori di identificazione di Ha inoltre chiesto agli operatori di gioco d’azzardo on line di essere obbligati a fornire sul sito Web di gioco informazioni sulle autorità di regolamentazione e avvertenze per i minori e sull’uso di auto-restrizioni.
  • La protezione dei consumatori e della salute sono i principali obiettivi di interesse pubblico degli Stati membri nel contesto dei rispettivi quadri nazionali di gioco che affrontano la prevenzione del gioco problematico e la protezione dei minori.
  • Alcuni individui che si impegnano nel gioco d’azzardo sperimentano problemi a causa del loro comportamento in misura tale da avere un impatto sulla persona o sulla famiglia, altri sono gravemente danneggiati per ragioni di gioco Si stima che tra lo 0,1-0,8 % della popolazione adulta in generale soffra di un disturbo del gioco e un ulteriore 0,1-2,2 % dimostri un coinvolgimento potenzialmente problematico nel gioco d’azzardo. È pertanto necessario un approccio preventivo affinché i servizi di gioco d’azzardo online siano offerti e promossi in modo socialmente responsabile, in particolare per garantire che il gioco d’azzardo rimanga una fonte di attività ricreative e di svago.
  • Gli Stati membri dovrebbero garantire che il giocatore possa in qualsiasi momento sul sito web dell’operatore attivare il timeout o l’autoesclusione da uno specifico servizio di gioco d’azzardo online o da tutti i tipi di servizi di gioco d’azzardo online.
  • Gli Stati membri dovrebbero prevedere che: a) il time out serve a sospendere il gioco per almeno ventiquattro ore; (b) l’autoesclusione con un operatore è possibile per non meno di sei mesi.
  • Gli Stati membri dovrebbero garantire che in caso di autoesclusione il conto giocatore venga chiuso. Gli Stati membri dovrebbero garantire che la reiscrizione di un giocatore sia possibile solo su richiesta del giocatore, in forma scritta o elettronica, e in ogni caso solo dopo la scadenza del periodo di autoesclusione.
  • Gli Stati membri dovrebbero disporre di norme relative alle richieste di terzi interessati a un operatore per l’esclusione di giocatori da un sito web di gioco d’azzardo.
  • Gli Stati membri sono incoraggiati a istituire un registro nazionale dei giocatori
  • Ove stabilito, gli Stati membri dovrebbero facilitare l’accesso degli operatori ai registri nazionali dei giocatori autoesclusi e garantire che gli operatori consultino regolarmente tali registri in modo da impedire ai giocatori autoesclusi di continuare a
    • La rilevanza della tutela del consumatore giocatore e della sua “famiglia”, considerando dunque rilevanti, ai nostri fini, non solo il diritto all’autoesclusione del giocatore consapevole bensì considerando meritevoli di tutela anche e specialmente le istanze familiari, di terzi soggetti, a che si realizzi un percorso di autoesclusione con un determinato “time out”; L’opportunità di realizzare, da parte degli stati membri, discipline volte a dare rilevanza alle richieste “di terzi”, le c.d. “Third parties”, interessati all’esclusione di giocatori da un sito web di gioco ma anche dal gioco fisico.

Una prima sintesi inerente i principali argomenti di analisi appena evidenziati può rimostrarsi già in uno studio dell’“European Gaming and Betting Association” risalente all’anno 20214, da cui si evince un grado elevato di diversità tra gli Stati membri.

In generale, al momento della pubblicazione della ricerca, se quasi tutti gli Stati membri avevano sviluppato e mantenuto un registro nazionale di autoesclusione sul gioco d’azzardo online, solo Bulgaria, Paesi Bassi, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Slovenia non avevano imposto alcuna formalità o obblighi al riguardo.

In quegli Stati membri, nonostante la mancanza di regolamentazione, gli operatori hanno offerto volontariamente un sistema di autoesclusione.

Allo stesso modo, la maggior parte dei membri avevano ritenuto di richiedere agli operatori di gioco online di consentire ai giocatori di impostare i limiti di tempo e di avere ulteriori time-out e periodi di ripensamento.

Tuttavia, nonostante l’apparenza di uniformità, venivano riscontrate differenze sostanziali che non possono indurci a parlare di categorie di “modelli specifici di esclusione”: tra le marcate differenze risultano quelle relative ad un argomento di rilevante interesse, e cioè se l’iscrizione al registro delle esclusioni possa essere richiesta da terzi soggetti interessati (e ovviamente, quali terzi, distinti soggettivamente dal giocatore ma ad esso collegati) e, in tal caso, se sia necessaria o meno un’ingiunzione alle Autorità giudiziarie competenti nei vari Stati.

Sul punto si evidenzia come l’esclusione da parte di terzi fosse consentita in 10 Stati membri.

Dalla sintetica prospettazione delle diverse legislazioni emerge, come dato di nostro interesse, come in Francia, Belgio, Ungheria e Portogallo, qualsiasi terza parte interessata possa “tentare” di chiedere di escludere un giocatore: in taluni casi viene richiesta un’ingiunzione al Tribunale, mentre in altri casi ciò non è richiesto, essendo l’analisi di tale richiesta di competenza, ad esempio, della locale Gambling Commission, ove costituita (si veda il Belgio, come di seguito maggiormente specificato).

Ed interessanti risultano anche i dati sull’auto/eteroesclusione, come di seguito evidenziati, ed ove risaltano immediatamente i dati relativo al Belgio ed alla Germania.

Lo strumento dell’autoesclusione e dell’eteroesclusione è stato introdotto in numerosi Paesi nel mondo attraverso l’adozione di modelli di funzionamento molto spesso estremamente differenti tra loro anche perché sviluppati in coerenza con il contesto culturale, politico e normativo di riferimento e con la tipologia di giochi con vincita in denaro presenti nel Paese.

La realizzazione dello strumento dell’esclusione del gioco, in genere, prevede la costituzione di un Registro degli esclusi. La unicità del Registro rappresenta uno dei punti cardine del buon funzionamento e dell’efficacia dello strumento. La caratteristica dell’unicità può essere articolata secondo tre dimensioni di analisi:

  • Tipologia di gioco;
  • Tipologia di punto vendita;
  • Validità territoriale del Registro

L’applicazione del Registro a tutti i giochi e a tutte le tipologie di punti vendita di gioco e su tutto il territorio di un Paese corrisponde alla massima efficacia dello strumento per il giocatore.

Belgio

La normativa belga in tema di tutela del giocatore-consumatore risulta di interesse ai fini della presente ricerca.

Si vuole preliminarmente ricordare che in Belgio, così come in altri Paesi UE è stata istituita, dal Gambling Act del 7 maggio 1999, la Gaming Commission (GC), Autorità di regolamentazione ufficiale del settore del gioco d’azzardo. Il compito principale del GC è garantire la canalizzazione verso il gioco d’azzardo legale, con l’obiettivo primario di tutelare i giocatori.

La CG fornisce consulenza al governo e al parlamento su tutte le questioni relative alla legge del 7 maggio 1999 sui giochi d’azzardo, le scommesse, gli stabilimenti di gioco e la protezione dei giocatori; concede le licenze necessarie per l’esercizio di giochi d’azzardo e scommesse e garantisce una gestione proattiva; ha una funzione di monitoraggio sul rispetto delle disposizioni del Gambling Act e ha il potere di irrogare sanzioni (diffida, sospensione o revoca della licenza), comprese le sanzioni amministrative.

La rete distributiva di gioco in Belgio è organizzata sulla base del rilascio di apposite licenze per l’esercizio dei giochi. La rete è caratterizzata dai casinò (con licenza di tipo A), le sale da gioco (licenza di tipo B), le agenzie di scommesse (licenza di tipo F1-F2). A queste tipologie si affiancano i Cafè (licenza di tipo C) e le librerie (licenza di tipo F2); per queste ultime due tipologie di esercizio le attività di gioco sono ancillari all’attività principale.

Anche la GC, al pari di altre esperienze comunitarie, ha come principale scopo quello della tutela dei giocatori patologici o problematici e delle loro famiglie: all’uopo, anche in Belgio è stato istituito un registro delle auto ed etero esclusioni volto, dunque, a concedere direttamente al giocatore ovvero per il tramite delle c.d. “third parties” il diritto, la facoltà’ ovvero la possibilità di richiedere una autoesclusione dal gioco.

In relazione al sistema di “autoesclusione”, indicato come “Richiesta volontaria”, la normativa di settore prevede che chiunque ritenga di avere bisogno di protezione dai potenziali pericoli della dipendenza dal gioco, può richiedere un divieto di accesso alla Gaming Commission, a seguito della quale richiesta verrà automaticamente negato l’accesso ai casinò (fisici e online), alle slot machine (fisiche e online) o ai negozi di scommesse (fisiche e online).

Dal 2004, la Gaming Commission gestisce il Sistema Informativo per le Persone Escluse (EPIS), un sistema elettronico che elenca tutti i giocatori esclusi. Quando si accede a un casinò fisico o virtuale, a una sala giochi di slot machine fisica o virtuale o a un negozio di scommesse fisiche o virtuali, il cognome, il nome e la data di nascita del giocatore sono obbligatoriamente registrati in EPIS, al fine di verificare se il giocatore può essere autorizzato a giocare.

Dunque, il dato che emerge da una prima analisi della legislazione di riferimento è che il sistema R.U.A. sia applicabile sia al gioco fisico che all’online.

Il sistema prevede la possibilità di utilizzare, sia in caso di cittadino belga che in caso di cittadino straniero, un modulo elettronico insieme a un lettore di carte e alla carta d’identità belga, o per il tramite di un apposito software.

Ove non si sia in grado di utilizzare il modulo elettronico, presente sul sito GC, è prevista l’utilizzazione di un classico modulo di richiesta cartaceo con allegata copia di entrambi i lati della carta d’identità ed invio alla GC, che dunque deve ritenersi il legittimato passivo all’inoltro di detta istanza.

Ma uno degli aspetti di maggiore interesse che ci ha indotto a considerare la legislazione belga è la presenza di un sistema (e non di un apposito registro in quanto il registro è unico) volto a permettere alle terze parti di presentare una richiesta volta a “vietare” (traduzione letterale) a qualcun altro di giocare d’azzardo.

Dunque, in qualità di terza parte “interessata”, chiunque può richiedere il divieto di accesso a una persona con problemi di gioco, dovendosi tuttavia dimostrare di avere un interesse personale alla attivazione del divieto.

Certamente tale procedura tocca interessi di terzi, ha come conseguenza la limitazione di diritti di terzi, ma ha anche il pregio di dare rilevanza ad interessi, economici e non (cioè anche affettivi) appunto di terzi soggetti i quali, anche seppur indirettamente, possano subire le conseguenze familiari, psicologiche ed economiche, di una situazione di gioco patologico.

Proprio in virtu’ degli interessi in gioco e del loro potenziale conflitto, la procedura di eteroesclusione è più lunga e complessa rispetto alla gestione della richiesta volontaria, e in quanto al giocatore deve essere data l’opportunità di presentare la propria versione davanti alla Gaming Commission.

Risulta particolarmente interessante, dall’analisi della modulistica afferente l’eteroesclusione, notare chi siano i legittimati attivi di tale azione di segnalazione, i quali sono così individuati: compagno/coniuge; genitore; famiglia; amico; medico; assistente sociale; istituzione finanziaria; cliente; altro”.

Il primo dato che emerge dall’analisi del sistema belga è la scelta di far parte attiva di tale azione di prevenzione le istituzioni finanziarie, e dunque gli intermediari bancari i quali, dall’analisi dell’operatività dei singoli clienti potrebbero far emergere delle situazioni problematiche o patologiche inerenti al “giocare”, magari strettamente collegate a situazioni di sovraindebitamento economico, queste ultima connesse, in ipotesi, a richieste di fidi o finanziamenti in genere, dalla cui richiesta emergano situazioni che, in sede di verifica del merito di credito, potremmo già definire “anomale” o “sospette”; altresì si evidenzia come il sistema attribuisca grande rilevanza non solo agli interessi della famiglia bensì ad analisi cliniche, psichiatriche o psicopatologiche che potrebbero portare un qualsivoglia medico curante ad esercitare la segnalazione di autoesclusione.

La procedura poi richiede, ove esistente, l’allegazione sia dei motivi specifici della segnalazione, sia l’allegazione di osservazioni dettagliate (anche sul tipo di vincolo che lega il soggetto segnalato a segnalante) sia l’allegazione di eventuali documenti che possano essere posti a corredo della richiesta.

Proprio perché si tratta di diritti di terzi, è chiaro che alla segnalazione non segue, con automatismo, l’esclusione dal “sistema gioco”: si prevede innanzitutto che il segnalante riceva un avviso di ricevimento della istanza; si prevede l’invio una citazione (in termini non processuali ovviamente) alla persona in relazione alla quale si è presentata la domanda; opportunità concessa al segnalato di presentare argomenti a favore o contro questa richiesta di esclusione prima che il CG prenda una decisione.

L’esclusione su richiesta di un terzo interessato dura almeno un anno. Trascorso tale termine, la persona esclusa potrà chiedere la revoca del divieto. Devono essere fornite le ragioni per tale richiesta. Il terzo interessato è informato di tale procedura e ha la possibilità di esprimere il proprio parere.

I PRIMI DATI SUL SISTEMA EPIS

Alla data del 1° ottobre 2022, 181.2635 persone risultano iscritte al sistema EPIS, di cui 42.349 a seguito di una richiesta volontaria. Questi dati evidenziano che circa il 77% degli iscritti al registro non sono su base volontaria. Tra gli esclusi “forzati” dal gioco rientrano anche talune categorie come i notai, i poliziotti, gli ufficiali giudiziari e i magistrati. Al netto, delle persone appartenenti alle suddette categorie gli esclusi dal gioco in Belgio sono circa 123.232.

Sono, inoltre, esclusi automaticamente dal gioco e iscritti nel registro EPIS, coloro che sono stati ammessi ad una procedura di risanamento dei debiti; questa categoria rappresenta circa il 41% del totale degli iscritti al sistema e il 60% del totale degli esclusi al netto delle categorie esposte.

Francia

In Francia gli articoli L-322-1 e L-322-2 del codice delle leggi di pubblica sicurezza (Code de la sécurité intérieure) recano un divieto generale di tutte le forme di gioco d’azzardo e scommesse, prevedendo delle deroghe, previa autorizzazione, in relazione ad eventi benefici o a fiere e manifestazioni temporanee, di conseguenza, il gioco d’azzardo e le scommesse possono essere condotti solo da operatori autorizzati dallo Stato in virtù di diverse disposizioni di legge.

Stante il divieto generale, la società statale Française des Jeux (FDJ) gestisce le scommesse e le lotterie (lotterie tradizionali e online, lotterie ad estrazione e il gratta e vinci), e Pari Mutuel Urbain (PMU) gestisce le scommesse ippiche, entrambe le gestioni sono in regime di monopolio. La normativa francese prevede la possibilità di installare gli apparecchi da gioco non temporanei (in particolare le slot machine) solamente all’interno dei casinò a questo autorizzati.

Dal 31 dicembre 2020 la gestione della pratica di autoesclusione, precedentemente detenuta dal Ministero dell’Interno, è affidata all’Autorità francese per il gioco d’azzardo (ANJ). L’ANJ offre ora un servizio rinnovato e facilmente accessibile che semplifica il processo di registrazione e riduce il tempo necessario per convalidare il processo. I giocatori non devono più recarsi in una stazione di polizia e la loro registrazione può ora essere effettuata interamente online.

Dall’analisi della procedura di autoesclusione dal comparto gioco, si evincono talune peculiarità del sistema francese che lo distinguono dal sistema belga per una scelta operativa più limitata.

Ed infatti il sistema francese prevede l’autoesclusione del gioco d’azzardo come una procedura strettamente personale e riservata, offerta ai giocatori che desiderano proteggersi dai rischi legati al loro gioco eccessivo (difficoltà finanziarie, disturbi psicologici legati alla dipendenza, isolamento, ecc…).

Esiste anche in tal caso un sistema di eteroesclusione ma limitato solo a coloro i quali risultino essere tutori o curatori o che siano i rappresentanti legali di una persona che incontra problemi con il gioco d’azzardo. È chiaro, dunque, che in tale sistema l’azione segnaletica delle terze parti deve essere preceduta da un provvedimento giudiziario, di solito di volontaria giurisdizione, di nomina di un soggetto che, ex lege, sia autorizzato ad intervenire su diritti di terzi. Procedura questa, dunque, molto formalistica e certamente meno “agile” rispetto al sistema belga.

Circa l’ambito degli effetti dell’esclusione, anche in Francia si denota una discreta ampiezza degli effetti sui tipi di gioco, tra cui: casinò o club di gioco; scommesse sportive, scommesse ippiche e poker online e siti web concessi in licenza dall’ANJ; ai giochi de La Française des Jeux o da PMU realizzati online o nei punti vendita fisici con un conto giocatore.

Questo divieto è valido per un minimo di tre anni. Trascorso tale termine, l’interessato può in qualsiasi momento chiedere la revoca del divieto.

Finora, le persone che desideravano registrarsi su questo registro dovevano recarsi in una stazione di polizia per un colloquio con un corrispondente locale del Central Race and Gambling Service (SCCJ) al fine di finalizzare la loro registrazione. Il ritardo medio era di circa un mese e mezzo e la telefonata della polizia poteva essere dissuasiva.

Al fine di facilitare la procedura e renderla più attraente per i giocatori d’azzardo, l’ordinanza del 2 ottobre 2019 di riforma della regolamentazione del gioco d’azzardo, ha affidato all’ANJ la gestione di questo fascicolo nell’ambito della sua missione di combattere la dipendenza e prevenire il gioco eccessivo. L’Autorità, appena costituita nel giugno 2020, si è preparata a tale trasferimento progettando un servizio telematico facilmente accessibile ai giocatori d’azzardo.

L’ANJ propone un nuovo processo di registrazione in 3 fasi: 1) il giocatore fa la sua richiesta di esclusione dal servizio online www.interdictiondejeux.anj.fr o inviando una lettera; 2) L’ANJ contatta telefonicamente il giocatore per verificarne l’identità; 3) una volta verificata l’identità, l’ANJ conferma la registrazione inviando una lettera.

Dopo tre anni, se il giocatore sente di non aver più bisogno di questa misura, può chiedere la revoca del divieto al servizio online. Una volta che la richiesta è stata verificata dall’ANJ, il giocatore riceverà conferma che il divieto è stato revocato.

Gran Bretagna

In Gran Bretagna il gioco d’azzardo è gestito dalla Gambling Commission che è un ente pubblico esecutivo non dipartimentale del governo del Regno Unito responsabile della regolamentazione del gioco d’azzardo e della supervisione della legge sul gioco d’azzardo in Gran Bretagna. Il suo mandato copre sale giochi, scommesse, bingo, casinò, slot machine e lotterie, nonché il gioco d’azzardo a distanza, ma non le scommesse finanziarie. La Gambling Commission è stata istituita ai sensi del Gambling Act 2005 e ha assunto pieni poteri nel 2007.

La rete distributiva in Gran Bretagna è organizzata sulla base del rilascio di apposite autorizzazioni per l’esercizio dei giochi.

Nel Paese, l’autoesclusione è uno strumento multi-operatore attivato su base volontaria ed è messo a disposizione dei giocatori che hanno riconosciuto che il gioco d’azzardo può essere dannoso per loro. Si rivolge, quindi a tutte quelle persone che desiderano essere supportate per smettere di giocare d’azzardo.

La regolamentazione vigente dispone che ciascun operatore metta a disposizione del giocatore un sistema di autoesclusione dal gioco lasciando ampia autonomia organizzativa e gestionale agli stessi.

Il processo di autoesclusione prevede diverse procedure per le diverse tipologie di gioco e per il canale fisico e quello online. Anche la gestione dei servizi di autoesclusione è affidata a soggetti diversi e le varie iniziative non sono coordinate prevedendo procedure di ingaggio del giocatore diverse. In questo Paese, il registro degli autoesclusi è ben lontano da essere unico per il giocatore.

L’autoesclusione è gestita con registri separati per il gioco online e il gioco su rete fisica. In particolare, il canale terrestre non si caratterizza per un registro unico essendo gestito per tipologia di punto vendita. Infatti, come di seguito evidenziato, esistono sistemi di autoesclusione differenziati per i punti di gioco delle scommesse, per le sale bingo, per i casinò e per le altre tipologie di punti vendita che offrono gioco.

Il giocatore per autoescludersi dal gioco d’azzardo online può utilizzare il sistema GAMSTOP che consente di effettuare la richiesta di esclusione sul sito online o attraverso l’apposita applicazione informatica. GAMSTOP è gestito da un’organizzazione senza scopo di lucro chiamata The National Online Self- Exclusion Scheme Limited. L’autoesclusione è multi-operatore di conseguenza al giocatore autoescluso verrà impedito qualunque accesso ai siti di gioco d’azzardo in possesso di una regolare autorizzazione in UK. Il periodo di esclusione può essere definito dal giocatore.

In fase di registrazione al giocatore sono richiesti i seguenti dati:

  • l’indirizzo attuale e codice postale e tutti i codici postali relativi alle precedenti residenze;
  • la data di nascita;
  • un indirizzo mail;
  • un numero di cellulare.

La verifica dell’identità avviene attraverso il confronto della foto della patente di guida con un selfie inviato dal giocatore. Il controllo è effettuato in tempo reale. Nel caso in cui il giocatore non avesse una patente di guida vengono utilizzati altri strumenti di controllo come il passaporto o informazioni creditizie.

Dopo la registrazione il giocatore riceverà un’e-mail di conferma dell’avvenuta registrazione. L’e-mail conterrà informazioni su ulteriori strumenti pratici e supporto progettati per aiutare il giocatore a orientarsi. Possono essere necessarie fino a 24 ore prima che l’autoesclusione diventi effettiva. L’autoesclusione è valida per tutte le società di gioco d’azzardo online autorizzate in Gran Bretagna per un periodo di 6 mesi, 1 anno o 5 anni (a seconda dell’opzione scelta). Non sarà possibile annullare l’autoesclusione fino al termine del periodo minimo scelto. Al termine del periodo, l’autoesclusione potrà essere revocata dal giocatore solo con una specifica richiesta.

L’iscrizione al registro degli autoesclusi non implica la restituzione delle somme giacenti sui conti di gioco presso gli operatori di gioco autorizzati e il giocatore dovrà fare una specifica richiesta all’operatore di gioco con cui ha il conto di gioco.

Per le scommesse terrestri il sistema previsto è il MOSES, che è un sistema di autoesclusione multi-operatore che consente al giocatore di escludersi dal gioco dei punti vendita scommesse di una specifica area di rilievo per il giocatore.

La richiesta può avvenire telefonicamente. Il servizio viene attivato attraverso una telefonata a cui risponde del personale specificamente formato. Durante la chiamata viene effettuata l’identificazione del giocatore e viene chiesto al giocatore di definire le aree geografiche di rilievo per il giocatore (che visita o che probabilmente visiterà tenendo conto di dove vive, lavora o di solito svolge attività sociali e ricreative). Un membro del team utilizzerà uno strumento di mappatura per individuare i negozi di scommesse pertinenti e aggiungere i locali da escludere. Il giocatore dovrà fornire una copia di un documento d’identità con fotografia (passaporto o patente di guida) e una buona fotografia chiara e aggiornata – questo può essere fatto per posta o via e-mail. Il team creerà l’autoesclusione utilizzando la fotografia che ha fornito il giocatore e la distribuirà ai diversi operatori. Il team conserverà il documento d’identità con fotografia che non verrà utilizzato per altri scopi e gli operatori si assicureranno quindi che venga distribuito ai negozi di scommesse pertinenti.

Una volta che è stato attivato il servizio il giocatore può aggiungere, in qualsiasi momento, ulteriori negozi di scommesse all’esclusione chiamando il team. La durata dell’esclusione è a tempo determinato per un periodo di 12 mesi e non sarà possibile abbandonare il regime prima della scadenza del periodo di esclusione. Scaduto il termine previsto per l’autoesclusione il giocatore sarà invitato ad un periodo di riflessione della durata di 24 ore.

Per i giochi da casinò è stato creato SENSE, che è il sistema di autoesclusione dei casinò che offre la possibilità al giocatore di escludersi anche inviando una e-mail. Il giocatore sarà escluso da tutti i casinò in UK.

SENSE è lo schema volontario di autoesclusione nazionale, lanciato nel 2015 dal National Casino Forum, gestito dal Betting & Gaming Council dal 2020. Da luglio 2022 SENSE è di proprietà di Self Enrolment National Self Exclusion Limited.

La registrazione può avvenire di persona in qualsiasi casinò terrestre autorizzato in Inghilterra, Scozia e Galles oppure attraverso una richiesta via e-mail. L’iscrizione a SENSE può avvenire scaricando, compilando e firmando il modulo di iscrizione e accettando le condizioni e l’informativa sulla privacy. È richiesta una prova dell’identità e per questo motivo è richiesta una fotocopia della patente di guida o del passaporto e la verifica dell’indirizzo: ad esempio una copia fotografica di una bolletta recente. Una volta che il giocatore è iscritto al programma SENSE, l’accordo di autoesclusione rimarrà in vigore a meno che non venga presentata una richiesta formale per la rimozione/revoca dell’autoesclusione. Il periodo minimo per l’autoesclusione SENSE è di sei mesi, l’autoesclusione non potrà essere revocata prima della fine del periodo di autoesclusione concordato.

Per il gioco del bingo terrestre “The Bingo Association” ha realizzato uno specifico strumento BISES (Bingo Industry Self-Exclusion Scheme) che può essere utilizzato dal giocatore per escludersi facendo una richiesta al telefono o direttamente in una sala bingo. L’esclusione ha validità per tutte le sale bingo in Gran Bretagna.

Lo schema richiede che un cliente compili un modulo digitale e fornisca una sua immagine digitale; questa è una parte essenziale dello schema in quanto le esclusioni non possono essere elaborate senza questa immagine. I dettagli del cliente vengono quindi aggiunti al sistema BISES – un database nazionale di individui che hanno chiesto di essere esclusi dai locali di bingo autorizzati in Gran Bretagna. Per completare il processo il cliente viene intervistato in modo che possano essere chiare le conseguenze dell’autoesclusione.

Il modo più rapido per un giocatore di richiedere l’esclusione è quello di farlo direttamente alla sala bingo autorizzata che normalmente frequenta, dove può trovare del personale formato che è in grado di spiegare lo schema, intraprendere il colloquio, scattare un’immagine digitale e supportare il giocatore a compilare un modulo di autoesclusione online che dovrà firmare. Se un cliente non desidera richiedere l’esclusione di persona in una sale bingo, può anche farlo telefonando al proprio locale o ai locali di bingo autorizzati o contattandoli attraverso il loro sito web. In alternativa, possono contattare “The Bingo Association”, che fornirà loro il numero di telefono del loro club o dei locali di bingo autorizzati. Per richiedere i dettagli di contatto i clienti devono compilare un modulo. Dopo il ricevimento, un membro del personale dell’Associazione contatterà il cliente (di solito entro 2 giorni lavorativi).

Infine, il BACTA è uno strumento con cui il giocatore può escludersi dal gioco d’azzardo presente negli altri punti vendita come gli Adult gaming centres, High street arcades, Motorway service areas e Family entertainment centres telefonando o di persona e selezionando l’area di riferimento.

L’autoesclusione può essere richiesta nel punto vendita e prevede la compilazione di un modulo che contiene dati personali e consensi; inoltre, sarà richiesta una fotografia necessaria per il riconoscimento in fase di accesso al punto vendita. L’esclusione è valida da tutti i centri di gioco per adulti entro un chilometro dalla sede da cui il giocatore effettua l’esclusione. Se il giocatore desidera essere autoescluso da un’altra area o per un’area più ampia dovrà chiamare Bacta Self-Exclusion Services. Il periodo dell’autoesclusione può essere di compreso tra sei mesi e i dodici mesi. Una volta impostato, questo non può essere modificato e se il giocatore non revoca l’esclusione, questa continuerà per altri sei mesi.

Spagna

In Spagna l’esercizio del gioco d’azzardo si caratterizza per un sistema di governance complesso e caratterizzato da una netta separazione tra le competenze dello Stato e quelle delle Comunità Autonome, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. In particolare, è di competenza statale:

  • il gioco d’azzardo online (scommesse, poker, casinò, e bingo);
  • i concorsi;
  • le lotterie SELAE e Once

Sono affidati alla regolazione delle diverse Comunità autonome (CCAA) i giochi a livello locale e il gioco online delle Comunità. Nello specifico i giochi fisici di pertinenza delle Comunità sono:

  • le scommesse;
  • i giochi da casinò;
  • il bingo;
  • gli apparecchi da intrattenimento;
  • lotterie locali;
  • gioco online locale;
  • altri giochi della tradizione locale.

La Direzione Generale per la Regolamentazione del Gioco (DGOJ) è l’organo del Ministero dei Consumi, posto alle dipendenze del Segretario Generale per il Consumo e il Gioco, ed è l’organo deputato, tra l’altro, all’esercizio delle funzioni di regolamentazione, autorizzazione, vigilanza, coordinamento, controllo ed eventualmente sanzionatorio delle attività di gioco a livello statale. Alle Comunità autonome è lasciata la definizione della regolazione e dell’esercizio a livello locale.

La rete distributiva in Spagna risente della regolazione definita in ciascuna CC.AA. e pertanto il quadro di sintesi delineato di seguito è generale ed esemplificativo delle principali tipologie di punto vendita e giochi.

La presenza della regolazione del gioco d’azzardo a livello statale e territoriale ha determinato delle differenze nella gestione delle politiche di tutela del giocatore. Sebbene la Spagna abbia sempre posto molta attenzione al gioco responsabile, le misure per il gioco terrestre possono differire a livello locale come conseguenza del differente contesto regolatorio di riferimento. La Spagna è stato uno dei primi Paesi a introdurre il registro delle esclusioni. Il Registro è denominato Registro generale delle interdizioni di accesso al gioco (RGIAJ).

Nel Registro generale delle interdizioni di accesso al gioco vengono raccolti i dati di quelle persone che volontariamente decidono di non accedere ai giochi d’azzardo offerti da qualsiasi società del gioco d’azzardo online. Il Registro in realtà consente di iscrivere anche le persone incapaci da una sentenza giudiziaria definitiva, applicando di fatto il principio dell’eteroesclusione ovvero la possibilità da parte di soggetti terzi di richiedere l’interdizione al gioco.

Nel caso del gioco d’azzardo online, e al fine di seguire le linee guida sul gioco responsabile, la autoesclusione può essere richiesta per un operatore specifico o per tutti gli operatori di gioco d’azzardo online. In quest’ultimo caso, è sufficiente effettuare la richiesta di registrazione nel RGIAJ, compilando un modulo e presentandolo elettronicamente alla DGOJ o in qualsiasi registro delle Pubbliche Amministrazioni (allegando la fotocopia del documento di riconoscimento – DNI).

I giocatori per autoescludersi possono utilizzare alternativamente l’applicazione mobile “DNIe autoprohibidos”.

Inoltre, e in conformità con le normative vigenti in Spagna, la registrazione sarà comunicata alle Comunità autonome (e alle città autonome di Ceuta e Melilla).

Il giocatore può richiedere l’autoesclusione dal gioco online e la registrazione direttamente in una Comunità autonoma e specificare che il suo ambito di applicazione deve essere nazionale; in questo caso sarà la Comunità autonoma che comunicherà alla DGOJ tale registrazione.

Il periodo di validità dell’iscrizione nel registro delle interdizioni della DGOJ è a tempo indeterminato, a livello statale, anche se è possibile richiederne la cancellazione dopo 6 mesi dal momento della registrazione.

L’iscrizione nel registro delle interdizioni della DGOJ non comporta il pagamento di somme di denaro o di una tassa. L’iscrizione al Registro può avvenire di persona attraverso la compilazione del modulo RGIAJ in uno qualsiasi dei registri di cui all’articolo 16.4 Ley 39/2015 (registri elettronici dell’AAPP, uffici postali, uffici diplomatici o consolari della Spagna all’estero, uffici di assistenza dei registri o in qualsiasi altro che contenga il regolamento speciale) oppure via Internet: presso il sito online della Direzione generale per la regolamentazione del gioco d’azzardo (è richiesto un certificato digitale).

Per quanto riguarda il gioco terrestre, l’organizzazione e la gestione del sistema di esclusione dal gioco è effettuata direttamente dalle Comunità Autonome (e dalle città autonome di Ceuta e Melilla) che provvedono con propri registri e procedure.

Il sistema di esclusione dal gioco d’azzardo spagnolo è di particolare interesse ai fini del presente studio in quanto, in alcune Comunità, è prevista l’eteroesclusione effettuata da parte di un soggetto terzo; la richiesta di esclusione dal gioco può essere presentata dai familiari, dall’operatore di gioco o può avvenire a seguito di una sentenza del giudice. Nel caso della eteroesclusione da parte di terzi è richiesta l’indicazione della motivazione. Molto interessante è anche l’istituto della autoesclusione rafforzata presente nelle Comunità di Madrid che prevede che la richiesta di esclusione sia effettuata e sottoscritta anche da un’altra persona diversa dal giocatore. Per un’eventuale revoca della misura sono necessarie le firme di entrambi i soggetti. Il pregio di questa misura risiede nella possibilità di controllo da parte di un soggetto terzo delle attività di gioco di una persona che potrebbe trovarsi in una situazione di perdita di autocontrollo.

Germania

In Germania, il 1° luglio 2021 è entrato in vigore il Trattato statale sulla nuova regolamentazione del gioco d’azzardo (Trattato statale sul gioco d’azzardo 2021 – GlüStV 2021): tale testo è la base per le azioni del Gemeinsame Glücksspielbehörde der Länder (GGL).

Anche in Germania, il blocco dei giocatori d’azzardo è uno strumento nazionale di tipo cross-gambling per la tutela dei giocatori e per combattere la dipendenza dal gioco.

Ai sensi del § 8d (1) GlüStV 2021, i record di dati del sistema di blocco generale creato dal Primo Trattato statale sulla modifica del Trattato statale sul gioco d’azzardo (OASIS GlüStV “vecchio”) e dell’Assia (OASIS HSpielhG) e il file di blocco della Renania-Palatinato (OASIS LGlüG RP) per le sale giochi è stato trasferito al sistema nazionale generale di blocco dei moduli di gioco incrociato.

È bene ricordare che, in relazione alla tipologia di gaming “land based”, in Germania i tipi di gioco presenti sono: casinò; sale giochi; ristoranti (pub e ristoranti e esercizi ricettivi) e ricevitorie di scommesse, nella misura in cui forniscano denaro o beni congegni di gioco con possibilità di vincita; scommesse ippiche; scommesse sportive; lotteria.

A differenza del gioco d’azzardo online, il gioco d’azzardo terrestre è soggetto a una varietà di sistemi di licenza a livello statale e municipale, tra cui casinò fisici, sale da gioco, negozi di scommesse e agenti della lotteria.

L’amministrazione regionale di Darmstadt è permanentemente responsabile di questo sistema di blocco dei giocatori d’azzardo.

Potemmo dire che, in maniera quasi conforme all’ordinamento belga, anche in Germania è prevista una forma classica di autoesclusione (o self- ban) ed una forma, seppur limitata di eteroesclusione: ed infatti, secondo la sezione 8a (1) GlüStV 2021, un’iscrizione di blocco può essere richiesta da parte dei prestatori di servizi di gioco, ma non da altri soggetti terzi, se non parenti o conviventi.

È interessante rilevare come la normativa tedesca, in funzione dell’etero- segnalazione, non richieda la “prova” della patologia o del problema, bensì condizioni la richiesta di inserimento nel registro delle esclusioni anche solo sulla base “…di una percezione del personale dopo che la persona interessata sia stata ascoltata”: così come per l’esperienza belga, è data all’interessato la possibilità di proporre i propri rilievi, preventivamente all’iscrizione.

Seppur nell’elenco dei legittimati attivi alla richiesta dell’iscrizione non siano espressamente contemplati gli intermediari finanziari, la disciplina normativa di riferimento richiama, come elemento fondante la segnalazione, la presenza di dati conoscitivi sul giocatore, dai quali poter desumere un rischio di dipendenza dal gioco, un sovraindebitamento economico, un inadempimento agli obblighi finanziari o situazione di oggettiva sproporzione tra operazioni di gioco rispetto al proprio reddito o patrimonio.

Anche per il sistema tedesco, le “Third parties” potranno richiedere un divieto a tempo indeterminato; dovranno descrivere la situazione oggettiva e soggettiva del segnalato nonché la conoscenza delle possibili cause che hanno portato alla scelta di presentazione della domanda di eteroesclusione; potranno allegare idonea documentazione (in copia), dalla quale possa eventualmente evincersi una comprovata diagnostica e terapia per la dipendenza da gioco d’azzardo, valutazioni di esperti clinici, testimonianze, o atti giudiziari, quali ordini di sequestro, ordine di sfratto, fallimento personale, pignoramenti etc.