Prof. Razzante ad Agimeg: “Le critiche dell’Ue verso l’Italia per il tetto al contante troppo alto sono incoerenti”

“La manovra del Governo italiano ha avuto un riscontro positivo dall’Unione europea, anche se trovo gravissimo che venga posta l’attenzione quasi esclusivamente sul tetto al contante e all’eliminazione dell’obbligo dell’utilizzo del Pos sotto una certa soglia, due delle misure meno importanti che la misura contiene“. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il Professor Ranieri Razzante.

“Mi chiedo il motivo per cui ai paesi europei che non prevedono alcun tetto al contante non sia mossa la stessa critica di deficit nella lotta all’evasione fiscale. Dunque, se la Commissione ritiene che ci sia una correlazione tra tetto al contante elevato ed evasione fiscale – cosa che io escludo – deve ammonire tali Stati ad inserirlo il prima possibile“.

“il motivo per cui è stata criticata questa misura è il rallentamento verso la necessaria lotta all’evasione, ma voglio ricordare che i Governi Conte I e Conte II avevano adottato il cashback che, oltre a non aver portato frutti in termini di contrasto al sommerso, è stato criticato dalla Bce poiché riduceva lo spettro di scelta del consumatore all’utilizzo del contante. La Banca Centrale Europea è ancora dell’opinione che le fasce più deboli della popolazione non debbano essere escluse dall’economia, sottolineando che oltre 13 milioni di europei non possiedono conti correnti e strumenti di pagamento elettronico”.

“Aggiungo che se l’Unione europea fosse coerente con le sue prescrizioni dovrebbe richiedere l’abbassamento del tetto al contante per gli extracomunitari, che attualmente in Italia ammonta a 15mila euro. Anche questo dovrebbe essere degno di menzione nell’ammonizione dell’Ue. Non voglio entrare nel merito della questione e quindi stabilire se sia una misura corretta o meno, voglio solo far notare una incoerenza da parte dell’istituzione comunitaria. Inoltre, con il monitoraggio valutario si può circolare liberamente con svariate migliaia di euro a patto di dichiarare l’ammontare alle autorità. Dunque, penso che ci si stia concentrando su un falso problema“.

“Il caso di corruzione a Bruxelles emerso in questi giorni dovrebbe farci capire che grazie al contante questi eurodeputati sono stati colti sul fatto, poiché esso è più facile da trovare e più difficile da giustificare“.

“Penso che sia un bene che ormai la criminalità organizzata non usi più il contante ma altri strumenti per operare, perché come dimostrano i dati forniti dall’Uif siamo specializzati nelle indagini finanziarie. Certo, con ciò non è escluso che qualcuno possa approfittare e fare dell’evasione grazie ad un tetto più generoso, ma per arrivare a certe cifre è necessario utilizzare altri strumenti”.

“Il tetto al contante è un falso problema anche perché gli italiani hanno ormai cambiato le loro abitudini e un report dimostra che in Italia ci siano circa 106 milioni di carte di credito e che nel 2021 i pagamenti elettronici sono stati 238 miliardi”. ac/AGIMEG