Rapporto UIF 2024: in calo di oltre il 20% le segnalazioni di operazioni sospette nel settore del gioco. La Lombardia prima per segnalazioni, seguita da Lazio e Campania

“Nel 2024 la UIF ha ricevuto oltre 145.000 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), con una diminuzione complessiva del 3 per cento rispetto all’anno precedente, in linea con la dinamica registrata nel 2023”. E’ quanto ha sottolineato in occasione della presentazione del Rapporto sull’attività svolta nel 2024 dal Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) Enzo Serata. “Il settore del gioco, soprattutto online, manifesta diverse criticità, quali l’alimentazione dei conti con fondi provenienti da carte prepagate ricaricate in contanti e intestate a soggetti tra loro collegati”, ha aggiunto.

I dati sul gioco

“Nel 2024 si è confermata la riduzione delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) registrata nell’anno precedente. La diminuzione dei flussi di banche e Poste, i maggiori segnalanti, è stata in parte compensata dall’incremento di quelli dei professionisti, nonché dalla sensibile variazione in aumento delle SOS provenienti da alcuni istituti di pagamento (IP) e istituti di moneta elettronica (IMEL) registrata nell’ultimo trimestre. Fra i soggetti obbligati non finanziari si rilevano aumenti significativi delle SOS inviate dagli operatori in valuta virtuale e dai soggetti operanti nel commercio di oro o nella fabbricazione e commercio di oggetti preziosi. Restano consistenti, sebbene in diminuzione, le segnalazioni dei prestatori di servizi di gioco, mentre quelle dei soggetti che svolgono attività di custodia e trasporto valori si sono quasi dimezzate”, si legge nel Rapporto.

Le SOS dei prestatori di servizi di gioco, in particolare, hanno registrato una contrazione del -20,6%. Sono infatti pervenute dai prestatori di servizi di gioco 9.547 SOS nel 2024 (contro le 12.023 del 2023), che rappresentano il 6,6% del totale.

Rapporto uif

Nei primi quattro mesi del 2025 il numero di SOS ricevute si è attestato a 53.446 unità, con un aumento del 16,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le SOS analizzate sono aumentate del 17,1%.

Nella distribuzione territoriale delle segnalazioni si conferma il primato della Lombardia per valore assoluto nel 2024, con un’incidenza del 19,1% sul totale, seguita dal Lazio e dalla Campania. Le variazioni negative più rilevanti hanno interessato le regioni della Basilicata (-26,5%) e della Calabria (-17,7%); anche le operazioni online sono diminuite del 16,2% rispetto al 2023 e, in linea con l’anno precedente, le relative SOS sono inviate principalmente da operatori di gioco (4.509 SOS) e IMEL (4.297 SOS).

La quota di SOS acquisite nel 2024 che, in base ai dati disponibili a febbraio 2025, sono classificabili a basso rischio di riciclaggio secondo le due classi A e B4 , pone in evidenza una possibile correlazione tra la diminuzione del flusso segnaletico e una maggiore qualità della collaborazione attiva: le predette segnalazioni sono il 20,4% del totale rispetto al 25,2% del 2023 con una prevalenza delle SOS di tipo B (15,4%). È in linea con il dato generale la percentuale di SOS a basso rischio di banche e Poste (21,3% in calo del 5,4%), mentre restano più elevate le percentuali di alcune categorie, tra cui i professionisti (27,7%) e i prestatori di servizi di gioco (25,2%), per le quali si registra, comunque, un decremento (a fronte del 29,3% e 34,5% nel 2023); in ulteriore aumento la quota dei soggetti in commercio di oro o fabbricazione e commercio di oggetti preziosi (da 59,1% a 71,1%).

La percentuale di SOS inviate entro 30 giorni è più alta per professionisti (80%) e banche e Poste (56%) rispetto agli altri intermediari e operatori finanziari (47%), agli operatori non finanziari (46%) e ai prestatori di servizi di gioco (13%). Tale percentuale è migliorata per banche e Poste (52% nel 2023), mentre è diminuita per gli operatori non finanziari e i prestatori di servizi di gioco (rispettivamente 53% e 17% nel 2023). I tempi di inoltro delle comunicazioni delle PA si confermano lunghi, con il 90% delle SOS inviate oltre i 90 giorni. Le richieste di informazioni inoltrate dalla UIF ai segnalanti per le attività di analisi finanziaria (c.d. indagini) sono state 6.019, destinate per il 77,4% a banche e Poste. Il 91,6% delle risposte è pervenuto entro sette giorni dalla relativa richiesta, il 3,5% è pervenuto oltre 15 giorni, superando nell’1,3% dei casi i 30 giorni. Si rilevano differenze significative nei tempi di risposta delle diverse categorie di segnalanti: il tasso di risposta entro sette giorni di banche e Poste è pari al 96%, mentre è significativamente più contenuto per i professionisti (49,5%), i prestatori di servizi di gioco (48%) e gli operatori non finanziari (69,8%).

Attività ispettiva

Gli accertamenti nel comparto del gioco hanno evidenziato diverse debolezze negli assetti antiriciclaggio. Sono emersi la disponibilità di un patrimonio informativo sulla clientela non commisurato ai rischi e limitati strumenti informativi per la rilevazione di potenziali anomalie. Inoltre non risultano sfruttate, ai fini della collaborazione attiva, le possibili sinergie derivanti dalla condivisione delle informazioni su clienti di società di gioco appartenenti al medesimo gruppo. In fase di acquisizione dei clienti da remoto, non risultano sempre effettuati idonei riscontri sulla veridicità dei documenti identificativi forniti. Sono emerse carenze nella verifica di potenziali anomalie legate all’uso di strumenti di pagamento diversi dal contante, quali l’impiego di carte di pagamento non intestate al titolare del conto di gioco. Si è riscontrato, infine, lo scarso coinvolgimento di agenti e punti vendita di ricarica nella rilevazione di operazioni potenzialmente sospette da parte della clientela. Approfondimenti basati sull’utilizzo delle comunicazioni oggettive relative alle operazioni in contanti per finalità di controllo hanno consentito di avviare verifiche ispettive su due prestatori di servizi di gioco, beneficiari di rilevanti trasferimenti provenienti da carte di pagamento, a loro volta ricaricate prevalentemente in contanti e intestate a soggetti apparentemente collegati.

Procedure sanzionatorie

Nel 2024 la UIF ha avviato otto procedimenti sanzionatori per omesse segnalazioni di operazioni sospette accertate in esito a verifiche ispettive. Sono state avviate due procedure sanzionatorie per violazione delle limitazioni all’uso del contante previste dall’art. 49, comma 1, del D.lgs. 231/2007 nei confronti di una casa d’asta e di un concessionario di gioco e scommesse.

Nel 2024 l’Unità ha trasmesso alle autorità di vigilanza di settore 49 informative su profili AML/CFT. Le informative alla Vigilanza bancaria e finanziaria e all’Unità SNA della Banca d’Italia hanno riguardato, tra l’altro: l’erogazione di finanziamenti assistiti da garanzia pubblica, anche con riferimento ad aumenti di capitale fittizi da parte delle società beneficiarie; trasferimenti di fondi, presumibilmente provenienti da truffe, operati mediante money transfer esteri che sembrano offrire servizi di pagamento a distanza senza autorizzazione; anomale concentrazioni di flussi finanziari, riconducibili a soggetti di nazionalità cinese, disposti da intermediari italiani verso ricorrenti intermediari esteri; rientro dall’estero di capitali di sospetta origine illecita per il tramite di una fiduciaria; operatività di clienti di una banca caratterizzata da numerose transazioni da e verso concessionari di gioco e scommesse; ipotesi di mancata coerenza tra l’effettivo impiego del capitale raccolto nell’ambito di un’iniziativa di equity crowdfunding e il progetto immobiliare finanziato. Alla Consob sono state trasmesse informative riguardanti, fra l’altro, possibili truffe nel trading online; operatività anomala posta in essere dal consulente finanziario di una SGR; informazioni riconducibili a due società quotate e relative al trasferimento di partecipazioni societarie, quali ipotesi di possibile aggiramento dei divieti stabiliti dalla normativa europea sulle operazioni con controparti di nazionalità russa e di possibile abuso di informazioni privilegiate. Con l’Ivass sono stati condivisi gli approfondimenti su ipotesi di abusivismo e frodi nell’ambito dell’intermediazione assicurativa. Le risultanze di un accertamento ispettivo presso una società fiduciaria non vigilata sono state condivise con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e con l’Agenzia delle Entrate, a fini della valutazione di conformità dell’assetto proprietario della fiduciaria alle indicazioni dell’Agenzia medesima. All’Agenzia delle Dogane e dei monopoli sono stati trasmessi gli esiti delle verifiche condotte presso prestatori di servizi di gioco.

Partecipazione a organismi

Nel 2024 è stato pubblicato il consueto Resoconto annuale sui progressi delle giurisdizioni nella conformità agli standard relativi alle criptoattività e sui profili di rischio emergenti; la UIF ha contribuito ai lavori attraverso la partecipazione al Virtual Asset Contact Group. Nell’ambito della ricognizione di casistiche relative a rischi emergenti legati a piattaforme di giochi e scommesse online, un rappresentante della UIF ha tenuto una presentazione su un caso di riciclaggio di proventi derivanti presumibilmente da frodi e clonazioni di carte di pagamento su piattaforme di gioco online. La UIF partecipa inoltre a due progetti riguardanti, rispettivamente, le modalità di raccolta e di utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni terroristiche e l’efficace utilizzo di meccanismi di cooperazione informale nel contesto di indagini transfrontaliere; quest’ultimo progetto è condotto congiuntamente dal GAFI, dal Gruppo Egmont, dall’Interpol e dall’UNODC. cdn/AGIMEG