Raganini (ANBI) ad Agimeg: “Il nostro comparto fortemente colpito dal caro energia. Il prossimo Governo si ricordi di “salvare” il settore dell’amusement”

Marco Raganini, presidente dell’associazione ANBI, ha raccontato ad Agimeg le difficoltà che le attività del settore dell’intrattenimento stanno affrontando a causa del caro energia e sui pochi aiuti che gli esercizi commerciali hanno ricevuto fino ad oggi.

Il caro energia degli ultimi mesi sta colpendo molti settori produttivi dell’economia italiana e uno tra i più danneggiati è sicuramente quello dell’intrattenimento. Dottor Raganini, di quanto sono aumentate le bollette delle sale confrontando lo stesso periodo dello scorso anno?

Non bisogna di certo impegnarsi per notare gli aumenti, tutto il comparto ha ricevuto bollette 3 o 4 volte più alte rispetto al 2021. Per farsi un’idea dei numeri, nel mio centro bowling siamo passati dai circa 8.000€ di Luglio 2021 ai 24.000€ di Luglio 2022. Agosto ancor più tragico, superando i 31.000€, partendo sempre dagli 8.000€ del 2021. Ricordiamoci che parliamo di centri per famiglie, dove la spesa media è inferiore ai 15€ a persona.

Quali provvedimenti si attende che il Governo attui per mitigare l’aumento dei costi di gestione?

 

Noi capiamo che il prezzo dell’energia non dipende direttamente dalla classe politica, vista la situazione globale che stiamo vivendo. Ma nella bolletta sono evidenti le voci accise e trasporto. Vengono calcolate proporzionalmente al prezzo dell’energia, quindi sono quadruplicate anche quelle voci. Sicuramente c’è margine per ridurle ed aiutare gli imprenditori dell’amusement a dare lavoro ad un grande numero di Italiani. Non scordiamoci che il nostro è un mondo che dà lavoro ad oltre 150mila famiglie, e che già ha sopportato le limitazioni della pandemia, essendo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire.

Il giorno delle elezioni si avvicina sempre di più. Secondo lei, quale maggioranza di Governo potrebbe compiere le scelte più adeguate per fronteggiare l’attuale situazione?

Mi auguro fortemente che da settimana prossima si mettano da parte i giochi di palazzo e che si affrontino le emergenze, superando gli esiti delle urne e valutando se necessario larghe intese o governi tecnici. La situazione non può essere posticipata, lanciamo l’allarme dal settore dell’amusement perché è uno dei primi a venir colpito, consumando importanti volumi di energia elettrica e soffrendo tanto del limitato potere d’acquisto del cliente. Ma assieme a noi tante altre aziende e cittadini si ritroveranno nella nostra situazione e se non si agisce subito ci ritroveremo con sempre più imprese chiuse e persone mantenute a spese dello stato. Siamo già in ritardo.

lp/AGIMEG