Sinigaglia (cons. Veneto): “Nuova legge di contrasto al Gap riordina una serie di provvedimenti, ma doveva essere più incisiva sul versante della prevenzione”

“Il Progetto di legge approvato dal Consiglio regionale consente al Veneto di dotarsi di una legge che, finalmente, affronta e combatte il complesso fenomeno che passa sotto il nome di ‘ludopatia’, ed offre allo stesso tempo una disciplina a un determinato settore economico”. E’ quanto ha detto il Consigliere regionale Riccardo Barbisan (Lega Nord) in merito all’approvazione della normativa sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico. “La nuova legge prevede che vengano coinvolte direttamente le ULSS che erogheranno prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico, assicurando, inoltre, consulenza e sostegno alle famiglie dei giocatori”, ha detto. “Il provvedimento, inoltre, mira a supportare chi si trova in prima linea ossia le amministrazioni locali – sottolinea Barbisan – nella tutela delle fasce più deboli dei cittadini offrendo un quadro normativo di prevenzione, contrasto e riduzione del gioco d’azzardo e nelle problematiche azzardo correlate, mettendo in campo azioni a carattere sanitario e sociale, ma anche nell’ambito della sicurezza, del decoro urbano, della viabilità, della quiete pubblica e dell’inquinamento acustico. Fondamentale la questione delle distanze: è vietata la collocazione dì apparecchi per il gioco nei locali in ragione della distanza dai luoghi di aggregazione come servizi per la prima infanzia, istituti scolastici, luoghi di culto, distinguendo tra centri con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, per i quali la distanza è di 300 metri, dai comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, per i quali la distanza è di 500 metri”. “Di grande rilevanza anche la previsione normativa in materia di IRAP – ha continuato – perché, se da un lato il provvedimento non poteva colpire indiscriminatamente una categoria economica che si è trovata ad agire fino ad oggi secondo le regole, dall’altro lato la nuova legge dispone la massima maggiorazione dell’aliquota IRAP per gli esercizi nei quali si è scelto di installare gli apparecchi per il gioco d’azzardo”, ha concluso. “Questo testo riordina una serie di provvedimenti e ci sono aspetti molto positivi, ma doveva essere più incisivo sul versante della prevenzione, inserendo maggiori vincoli, visto che avevamo già una legge di contrasto al gioco patologico”, ha aggiunto Claudio Sinigaglia (PD) commentando l’astensione del gruppo al Disegno di legge ‘Norme sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico’. “Dopo che il testo era stato approvato in Quinta commissione senza voti contrari, la Giunta ha fatto una frenata con gli emendamenti. Tra le novità introdotte, e su cui siamo favorevoli, la maggiorazione dell’Irap, +0,9% per gli esercizi che hanno slot e macchinette varie, che sono ormai la quasi totalità, le sanzioni e le distanze dai luoghi sensibili. Ci sono però due punti su cui dovevamo avere più coraggio: nello specifico la possibilità del Consiglio regionale di intervenire sull’esistente”, ha detto. “Anche per quanto riguarda la norma finanziaria, la Regione non mette niente di proprio ma solo quello che riceve dallo Stato. Spiace poi che sia stata bocciata la proposta di vincolare le sanzioni al Piano dipendenze che è all’interno del Piano di zona, come accade in Piemonte, per ‘finalizzarlo’, mentre siamo soddisfatti per l’inserimento della clausola valutativa della nuova legge, con una relazione annuale sul monitoraggio degli obiettivi. Alla fine dei conti è però troppo poco per esprimere un voto favorevole”, ha concluso. cdn/AGIMEG