Savigni (vicesindaco Sassuolo): “Nel nostro territorio sono presenti 82 esercizi, tra sale giochi e scommesse, che non rispettano la distanza dai luoghi sensibili”

Focus sul gioco nell’ultimo Consiglio Comunale di Sassuolo, nella provincia di Modena. Il Vicesindaco del Comune di Sassuolo Maria Savigni ha risposto all’interrogazione presentata dal Capogruppo del Partito Democratico Matteo Mesini, riguardante la “Situazione sulla prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico”. “Nel nostro territorio sono presenti 82 esercizi di varia tipologia, bar tabaccherie Sale VLT Sale raccolta scommesse, con apparecchi da gioco lecito dislocati all’interno dell’area sensibile individuata dalla mappatura dei luoghi sensibili; 5 Sale VLT e Sale Giochi, di cui 2 esterne all’area sensibile, e 3 ricomprese nelle stessa, oggetto di verbalizzazioni da parte della Polizia Municipale; 2 Sale raccolta scommesse quali attività secondaria a quella del pubblico esercizio, definite “corner”, per le quali è stata sospesa ogni forma di divieto fino alla fine dell’anno in corso. In riferimento alle normative per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza da GAP e a seguito dell’approvazione del Regolamento comunale e contestuale adozione mappatura dei luoghi sensibili, il Comando di Polizia Municipale ha intrapreso molteplici iniziative di verifica, che non elenchiamo in quanto non oggetto specifico dell’interrogazione. Non è rilevabile in modo sicuro il numero dei giocatori annui riconducibili al territorio comunale”, ha detto il Vicesindaco. “Le principali azioni di contrasto realizzate sono state coordinate dal settore per le politiche sociali dell’Unione, attraverso il Tavolo distrettuale sui sani stili di vita connesso ai Piani di Zona. Le attività sono state mirate al coinvolgimento degli esercenti, da un lato, e finalizzate al coinvolgimento dei giovani e delle famiglie del territorio, dall’altro. L’Unione e i Comuni del Distretto Ceramico nel tempo – ha aggiunto – hanno cercato di rafforzare le collaborazioni con altri soggetti e istituzioni o associazioni del territorio, coinvolgendoli nello sviluppo e nella realizzazione delle azioni progettuali. In ogni attività si è cercato di promuovere un continuum tra promozione del gioco sano e contrasto al gioco patologico, coniugando attività e laboratori sul gioco sano ad attività di informazione, comunicazione, sensibilizzazione sui rischi del gioco patologico. Nell’anno 2017 è stato realizzato il Progetto distrettuale “Libera-MENTE in gioco”, nell’anno 2018 è stato portato avanti il lavoro in attuazione del Piano locale per la prevenzione e il contrasto al gioco patologico, tale lavoro proseguirà e si intensificherà nel 2019”. “Tutte le attività sono state promosse con il marchio regionale Slot free E-R attraverso materiale informativo specifico e attraverso la pubblicazione sui siti istituzionali dell’Unione e dei Comuni del Distretto Ceramico. Nel 2018 – ha aggiunto, come riporta Bologna 2000 – è stato approvato il Piano locale sul Gioco d’azzardo patologico (Delibera di Comitato di Distretto n.1 del 21/03/2018). Tale documento riprende e dà attuazione al Piano regionale di contrasto al gioco che si articola sui seguenti obiettivi di carattere generale: promuovere presso i cittadini, compresi gli esercenti di locali con giochi d’azzardo, la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alle pratiche di gioco, tenuto conto anche di indagini epidemiologiche specifiche effettuate su base regionale e provinciale; promuovere nel contesto scolastico la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alle pratiche di gioco, in coerenza e in ampliamento con quanto previsto dal Piano regionale della Prevenzione (PRP), al fine di sostenere le Scuole aderenti al PRP e di ampliarne il numero; sostenere la formazione specifica del personale sanitario, sociale, educativo, delle associazioni territoriali e degli esercenti di locali non esclusivi con gioco per il riconoscimento dei segni legati alla presenza di gioco patologico nelle famiglie promuovendo una responsabilità sociale diffusa e la conoscenza della rete di trattamento; promuovere e consolidare una rete competente per il trattamento integrato sanitario e sociale che comprenda interventi ambulatoriali e residenziali, in favore dei giocatori e dei loro familiari, e che veda la collaborazione dei Servizi Sanitari e degli Enti privati accreditati del Sistema di cura delle Dipendenze Patologiche, dei Servizi Sociali degli Enti Locali e delle Associazioni che gestiscono gruppi di auto aiuto”, ha detto. “Nell’anno 2018 è stato organizzato un percorso formativo con le scuole sul tema della prevenzione del gioco patologico in collaborazione con l’Azienda USL e con l’Associazione Balena Ludens e Legalità Bene Comune. Il percorso si è focalizzato su alcune tematiche connesse alla fascia d’età adolescenziale e ai meccanismi del gioco, puntando sulle possibilità e sul lavoro di prevenzione in età evolutiva. Sono stati realizzati 2 incontri, in collaborazione con il Centro per le Famiglie, che hanno coinvolto insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e educatori dei gruppi educativi territoriali. La conduzione degli incontri è stata curata dal Servizio Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL Distretto di Sassuolo in collaborazione con il Gruppo del Progetto Adolescenza distrettuale. A cura dei servizi comunali, è in atto una collaborazione tra la Polizia Municipale e l’associazione AIGVS , grazie alla quale si stanno svolgendo delle attività di formazione/informazione sul fenomeno del gioco, nelle sue implicazioni legislative, rapporti con la criminalità organizzata , e risvolti psicosociali, negli istituti superiori Volta – don Magnani, Morante, Ferrari”, ha concluso. cdn/AGIMEG