Legge Regionale Puglia, Distante (Sapar): “Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. Spero sia da esempio per una norma sul settore gioco anche a livello nazionale”

“A distanza di pochi giorni torniamo sulla Legge Regionale della Puglia. Finalmente è stata cambiata. Tutti abbiamo visto che il distanziometro non portava a nulla. Abbiamo visto gli studi realizzati dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Eurispes. Magistrati hanno evidenziato che nella migliore delle ipotesi il distanziometro non serve a nulla, ma nella peggiore aumenta la ludopatia. Abbiamo trovato persone di buon senso che ci hanno ascoltato e alla fine hanno deciso nel migliore dei modi. Hanno scelto di far continuare a vivere piccole e medie imprese, hanno deciso di far mantenere un posto di lavoro ai dipendenti, ed è la cosa a cui più tenevamo”. E’ quanto ha detto il presidente di Sapar Domenico Distante sul risultato ottenuto per la legge Regionale in Puglia. “Dove manca il gioco legale entra la criminalità, che prende il nostro posto e quello delle piccole e medie imprese. I consiglieri regionali hanno utilizzato il buon senso, quello che magari in altre regioni è mancato. O almeno in parte – ha aggiunto -, come in Abruzzo o in Liguria dove hanno approvato una proroga dei termini. Abbiamo vinto una battaglia, ma non una guerra perchè quello fatto in Puglia mi auguro possa essere una buona cosa per tutte le altre regioni d’Italia e, perchè no, anche una norma a livello nazionale”. “Questa non è una vittoria, ma il diritto di poter continuare a vivere tranquilli e onestamente, con la salvaguardia dei posti di lavoro e delle piccole e medie imprese che sono traino dell’economia in Italia. Noi siamo sul territorio e siamo spina dorsale dell’attività. Senza di noi, il nostro posto lo prende la criminalità organizzata che non assume dipendenti e dove è tutto completamente in nero. Non voglio dire che non sono contento dei sequestri, come quello in Piemonte, di apparecchi irregolari da parte della Guardia di Finanza. Dove non ci siamo noi ci sono gli apparecchi illegali”, ha concluso. cdn/AGIMEG