Kessler (dir. gen. ADM): Entro 1 gennaio 2019 la riforma dell’Agenzia. “Totale fusione tra Dogane e Monopoli, senza più duplicazioni”

L’Agenzia delle Dogane dei Monopoli verrà divisa in “5 Direzioni funzionali (Amministrazione, Antifrode, Legislativo, Personale, Tecnologie) che opereranno trasversalmente alle 4 Direzioni attive nelle nostre materie core (Accise, Dogane, Giochi e Tabacchi)”. Lo scrive il direttore dell’Agenzia, Giovanni Kessler, in una lettera inviata a dirigenti e funzionari. Alle 5 Direzioni funzionali “si aggiungeranno, oltre agli Uffici di Diretta Collaborazione, 3 direzioni di staff, di diretto riporto al Direttore (Ispettivo, Relazioni internazionali e istituzionali, Strategia). Il riassetto limiterà poi a 1 il numero dei Vice Direttori. A livello territoriale, infine, ciascuna Direzione regionale e tutti gli uffici e le sedi distaccate saranno espressione unica di Dogane e Monopoli, senza più duplicazioni”. E Kessler prevede tempi strettissimi per dare attuazione alla riforma: “una volta ottenuto il via libera del Ministero vigilante, entrerà pienamente a regime il 1° gennaio 2019”. Di conseguenza “Già nelle prossime settimane ci occuperemo dell’articolazione interna delle Direzioni e poi di tutti gli interventi necessari per la  selezione e la formazione del personale”. Il direttore generale dell’ADM spiega anche che “il Comitato di Gestione ha deliberato il nuovo Statuto e il nuovo Regolamento di Amministrazione della nostra Agenzia. I testi passano ora al Ministero dell’Economia e delle Finanze per la necessaria approvazione. Si tratta del primo passaggio formale della  riorganizzazione dell’ADM, frutto del confronto avviato in questi mesi con la dirigenza e il personale. Nel complesso circa 140 ore tra riunioni di staff e incontri con strutture centrali e territoriali e con le organizzazione sindacali. Lo Statuto e il Regolamento riscrivono la missione e il funzionamento dell’Agenzia”. Tra gli obiettivi generali – oltre all’unificazione tra Dogane e Monopoli- ci sono anche “la semplificazione dei processi e delle procedure, per valorizzare le migliori pratiche e al contempo rimuovere sovrapposizioni gestionali e dispersione di risorse e di tempo; l’efficacia sui territori, per rafforzare la nostra rete in tutta Italia e potenziarne l’operatività, soprattutto attraverso l’istituzione di posizioni organizzative di elevata responsabilità”. rg/AGIMEG