Sale giochi, sale scommesse e sale bingo in zona arancione e rossa, salvate dal Super Green Pass?

L’adozione di un Super Green Pass, che permetterebbe solo ai vaccinati ed ai guariti in possesso della certificazione verde di avere accesso a tutte le attività, tiene banco nel mondo politico. Aiutare la campagna di vaccinazione, unico baluardo secondo la scienza contro il Covid19, attraverso anche la limitazione della validità del Green Pass derivante dai tamponi, è uno dei principali obiettivi sui quali stanno spingendo le regioni.

“Proporremo al Governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona (arancione o rossa, ndr) la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere gli indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori e negozianti”. Queste le parole di Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni.

Tra le attività che potrebbero rimanere aperte, anche con il cambiamento di colore del territorio, per i possessori del Super Green Pass, potrebbero anche esserci sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

“E’ una sfida difficile, ma dobbiamo tenere insieme questi due fattori. Se non interveniamo, oggi in una regione arancione o rossa si chiude per tutti. Si chiude per tutti a prescindere, nella fotografia attuale. Con il Super Green Pass non si tratta di chiudere qualcuno, ma si tratta di aprire un po’ di più per qualcun altro”. Ha sempre sottolineato Fedriga. sb/AGIMEG