Sileri (sottosegr. Salute): “Necessario rimodulare nostre strategie in base al comportamento del virus e alle ondate, con la novità della non chiusura”

“Cambiamenti ne abbiamo avuti diversi nell’ultimo anno e mezzo. Credo che nulla possa esser peggio di un lockdown e del fatto di non avere scuole aperte, di non poter socializzare e di non poter fare nulla. Peggio di questo ovviamente c’è solo prendersi il virus e morire. Come è stato detto in Germania, da questa pandemia arriveremo a primavera o guariti, o vaccinati o deceduti. Manca però un’altra categoria. La verità è che buona parte di coloro che guariscono possono avere anche dei sintomi più duraturi, il cosiddetto long covid. Bisogna rimodulare le nostre strategie in base al comportamento del virus e alle ondate, con la novità della non chiusura. Noi oggi stiamo circolando, abbiamo negozi e ristoranti aperti nonostante i contagi stiano salendo. La strategia del Green pass è stata vincente, oggi viene ulteriormente potenziata, restringendo alcune azioni e la durata. Questo ci traghetterà in maniera sicura attraverso questa quarta ondata. E l’obbligo vaccinale per altre categorie mette ulteriormente in sicurezza la popolazione. E’ ovvio che poi ci sono divisioni, ma la quantità di italiani che si è vaccinata è la stragrande maggioranza. Non vanno colpevolizzati coloro che non si vogliono vaccinare, perché oltre al no vax puro c’è anche un numero di italiani che ha delle perplessità nei confronti del vaccino e con cui bisognerebbe provare a dialogare di più, penso ad esempio agli agofobici. Deve esserci un dialogo con queste persone, per aiutarle a proteggersi”. E’ quanto ha detto il sottosegretario al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione “L’Italia s’è desta”.

“Non è vero, come alcuni dicono, che il green pass non ha sortito l’effetto desiderato. Il green pass è stato approvato a livello europeo il 1 luglio, da agosto in poi noi ne abbiamo esteso l’utilizzo varie volte. Lo scopo del green pass era mettere in sicurezza il Paese in una duplice maniera: spingere alla vaccinazione e aumentare la diagnostica. Abbiamo raggiunto livelli più alti di vaccinazione e la diagnostica è aumentata permettendoci di individuare prima i positivi e i relativi focolai. Siamo arrivati all’inizio della quarta ondata molto più preparati rispetto ad altri Paesi. Il green pass quindi non solo ha funzionato, ma ha funzionato molto molto bene e ci consente oggi di non dover chiudere”, ha sottolineato.

“In questo momento l’obbligo vaccinale assolutamente non serve, se non per le categorie per cui è stato già deciso. Ad ogni ondata corrisponde una nostra reazione e questa volta nonostante l’ondata noi non stiamo chiudendo e stiamo andando avanti con sicurezza”, ha concluso. cdn/AGIMEG