Green Pass Italia: ecco le attività che rischiano la chiusura e misure previste dal Governo. Già da fine luglio le nuove zone gialle. Cosa prevede la normativa per le sale giochi. Forti limitazioni senza “certificato verde”

Per entrare in tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento bisognerà avere il green pass, altrimenti scatteranno le multe. Cinque giorni di chiusura per i gestori e 400 euro di multa per i clienti sprovvisti di certificazione verde, ridotti a 260 se la contravvenzione viene pagata entro il quinto giorno.

E’ una delle nuove misure, relative al contenimento della nuova diffusione del Covid-19, a cui sta lavorando il Governo e che farà parte dei provvedimenti che saranno sul tavolo della cabina di regia, con la presenza del premier Mario Draghi, prevista per l’inizio della prossima settimana.

La questione dei controlli è comunque delicata, perché c’è il tema della privacy sollevato dal garante e quindi possono farli solo le forze dell’ordine. In ogni caso i gestori dei locali sono tenuti a verificare se i clienti sono in possesso della certificazione verde.

Per Roberto Speranza, responsabile della Salute, l’uso più largo possibile del green pass eviterà di richiudere bar, ristoranti, piscine, palestre, stadi, cinema, teatri e tutti quei luoghi dove l’affollamento facilita la diffusione del virus. Vista la possibilità di una nuova ondata, il decreto conterrà anche i nuovi parametri per l’entrata nelle fasce colorate. A metà agosto, o forse già da fine luglio, scatteranno le prime zone gialle, dove torneranno le mascherine all’aperto obbligatorie e altre restrizioni. Ecco, in questo caso, cosa prevede la normativa per le sale giochi, sale bingo e sale scommesse.

Il prossimo decreto dovrebbe imporre il rilascio della certificazione verde solo a chi ha ricevuto anche la seconda dose. Bisognerà presentarlo quando si dovrà salire su treni, aerei e navi, entrare in un cinema, a teatro o in una sala da concerto, frequentare una palestra, una piscina, una discoteca, fare shopping in un centro commerciale, andare allo stadio a vedere la partita. Insomma, in tutti i luoghi dove c’è il rischio di assembramenti o si possono trovare file.

Novità anche per lo stato d’emergenza che verrà prolungato. Si pensava di estenderlo per due o tre mesi, ora nel governo si discute dell’opportunità di prolungare la scadenza dello stato di emergenza al 31 dicembre. lp/AGIMEG