Marino (Pres. Comm. Inchiesta Gioco): “Stabilire i luoghi sensibili e il distanziometro dovrà essere il compito di una legge nazionale unica”

“Ho letto con interesse il manifesto di ‘Alleati per la Legalità’ a partire dalla citazione di De Raho che abbiamo ascoltato anche nella nostra Commissione. Ho appreso con piacere che la Legge delega dovrebbe arrivare in CdM la prossima settimana. Noi dobbiamo ammettere che quello che è stato fatto dallo Stato negli ultimi anni non è stato molto. Io sono stato il relatore della Legge delega del 2014 che prevedeva di uniformare il settore del gioco con un testo unico, ma poi si è vista una stratificazione delle norme. Siamo consci che dobbiamo lavorare sia con gli operatori che con gli enti locali”. E’ quanto ha dichiarato Mauro Marino (pres. Comm. Inchiesta sul Gioco) durante la presentazione del manifesto del coordinamento ‘Alleati per la Legalità’.

“La creazione di ghetti è veramente un problema, perché significa danneggiare il giocatore sociale. Nei ghetti è più facile sfuggire al controllo e cadere nella patologia. Purtroppo, molte volte questa materia viene affrontata con pregiudizio, ma bisogna cercare di superarlo per arrivare ad un risultato che contemperi esigenze e sensibilità diverse. La non realizzazione della Legge delega nel 2014, ha causato – nel 2016 – la delega alla Conferenza Stato-Regioni che è arrivata all’accordo del 7 settembre 2017. I risultati di ciò che è avvenuto sono veramente variegati sul territorio. Il 2020 è stato un anno di svolta totale perché la sospensione del gioco fisico ha fatto sì che proliferasse il gioco online e il gioco illegale. Una diminuzione dell’offerta del gioco per cui gli apparecchi da intrattenimento hanno visto diminuire dal 2019 la raccolta totale di 46,5 miliardi di euro con una diminuzione di entrate erariali per 3,5 miliardi di euro. Credo che la limitazione dei luoghi sensibili e delle distanze dovranno essere stabilite da una norma nazionale. Nella sintesi di questa posizione voglio comunicare che c’è coscienza nella Commissione di ciò che sta capitando e la volontà di arrivare a norme chiare e trasparenti che abbiano come fine di tutelare anche le persone fragili”. ac/AGIMEG