Interrogazione parlamentare Minardo (Lega): “Riaprire le attività di gioco che sono presidio di legalità, fonte di gettito e di occupazione”

Il Governo intervenga “per affrontare al meglio questo momento di difficoltà ora e nelle fasi successive non emergenziali, assicurando la tutela dei lavoratori – del gioco pubblico, NdR – con un’attenzione particolare al contrasto dei fenomeni illeciti”. Lo chiede in un’interrogazione parlamentare presentata ieri alla Camera, l’on. Antonio Minardo della Lega.

Il deputato sottolinea che il lockdown deciso per arginare l’epidemia da Covid ha pesantemente penalizzato il comparto del gioco pubblico: “In totale, nel 2020 il settore retail (agenzie di scommesse, sale slot, Bingo) ha registrato un calo del 43%; a subire il danno maggiore sono gli apparecchi (slot e Vlt), che registrano un crollo del 54% rispetto al 2019 (a 4,7 miliardi di euro)”.

La chiusura ha avuto ripercussioni anche per l’Erario: “A fronte del calo di oltre il 20% dell’intero settore del gioco legale, la chiusura dei punti vendita per quasi sei mesi ha portato a un calo del 47,5% in termini di raccolta (73,9 miliardi di euro nel 2019 contro i 38,8 nel 2020). Una frenata dei consumi che pesa sulle casse dello Stato: nel 2019 ha incassato 10,3 miliardi di euro dall’area retail del gioco legale, mentre nel 2020 si è privato del 42,3% di entrate, pari a 4,3 miliardi di euro“.

Inevitabili le ripercussioni sul lavoro: “per i lavoratori del settore il permanere di una situazione di lockdown potrebbe comportare la definitiva chiusura dell’attività per un cospicuo numero di esercizi, mettendo a rischio i 150 mila posti di lavoro che gravitano attorno al settore del gioco pubblico, e in particolare, i circa 30 mila addetti impiegati nella distribuzione fisica (sale giochi, sale scommesse, sale slot, sale bingo)”.

Sottolinea inoltre che il settore del gioco “rappresenta una difesa efficace contro il gioco illegale e per tali motivi sarebbe importante che le sale venissero riaperte, anche per fermare il dilagarsi di attività di gioco clandestine, che rappresentano un grave danno all’erario e alla legalità”. Sostiene quindi che sarebbe opportuno “per gli interessi pubblici, preservare la capacità della rete distributiva di garantire la propria funzione di presidio di legalità, di generazione di gettito erariale e di mantenimento di una significativa occupazione qualificata, nell’ordine di decine di migliaia di persone”. gr/AGIMEG