Freni (sottosegr. MEF): “Il modello italiano di gestione del sistema gioco non ha eguali in Europa”

“Ci sono tante cose da fare, ma l’ADM ha già fatto tanto. Il Governo deve dotare l’Agenzia degli strumenti necessari. Il nostro obiettivo è costruire un’Agenzia in grado di resistere alle intemperie. Siamo veramente sulla buona strada. L’Export costituisce un acceleratore della ripresa economica, la crescita è essenziale per una politica espansiva. Velocità, efficacia ed efficienza del ‘momento doganale’ sono le parole chiave per la compatibilità del sistema Paese”. E’ quanto ha detto Federico Freni, sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, al Convegno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli G20 Policy Monitor – Presentazione 1° Rapporto presso la Camera dei Deputati.

“C’è un’anima regolatoria e di polizia che operano in sinergica valorizzazione delle competenze. Il legislatore deve certamente fare la propria parte, favorendo la specializzazione ed evitando le duplicazioni. Siamo facilitati in quanto ADM è un’assoluta eccellenza a livello europeo, ci porta risultati in continua e costante crescita. Basti pensare al gettito che lo Stato ha da settori sottoposti ad ADM, sono risultati importanti.
Penso al segmento regolatorio in materia di giochi e tabacchi, oltre alle eccellenze nella chimica. Sono settori che ADM sta valorizzando giorno dopo giorno”, ha aggiunto.

“La regolazione dei giochi è una regolazione che l’Europa ci invidia. Il modello di gestione del sistema gioco non ha eguali in Europa. A fronte di questa altissima regolamentazione, serve una regolazione normativa di rango primario. Il legislatore ci sta lavorando, speriamo di arrivare a dei risultati in tempi brevi. ADM è partner e attore allo stesso tempo ineliminabile di ogni attività”, ha sottolineato.

“E’ in corso un processo revisione di tutte direttive comunitarie, non si puo’ non considerare eterogeneità degli interessi comunitari. L’unico in comune è quello della salute. Ci sono distorsioni in materia di tabacco. Ad esempio chi non ha una filiera non ha interesse a tutelare questa filiera, come nel caso dei Paesi del Nord Europa, mentre quelli del Sud Europa che hanno una filiera tuteleranno questo interesse. Noi siamo prossimi a dare un riconoscimento a prodotti come i sacchetti di nicotina, sconosciuti in Italia ma molto conosciuti in Europa. Ci piacerebbe che la stessa legittimazione fosse data anche ad altri prodotti”, ha concluso. cr/AGIMEG