Borgonzoni (sottosegr. Beni e Attività Culturali e Turismo): “Industria videogiochi, importante strumento anche per creare posti di lavoro nel nostro Paese”

“Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo proposto dall’onorevole Mollicone con il quale si chiedono informazioni sull’adozione del decreto attuativo dell’articolo 15 della Legge 14 novembre 2016 numero 220 recante disposizioni applicative del credito di imposta per le imprese di produzione di videogiochi. Il decreto in oggetto, da adottare di concerto con il Ministero dell’economia e della finanza, sentito il ministero dello Sviluppo Economico, a sensi dell’articolo 21 comma 5 della legge numero 2020 del 2016, tenendo conto altresì di quanto già stabilito dagli altri decreti attuativi della medesima legge a seguito un iter istruttorio particolarmente complicato e complesso anche a causa della peculiarità del settore interessato rispetto agli altri crediti di imposta riconosciuti per il settore del cinema e dell’audiovisivo. Tuttavia, tale iter, all’esito di approfondimenti interlocutori con la Commissione Europea e le associazioni di categoria risulta ormai sostanzialmente completato. Con riguardo in particolare all’interlocuzione intercorsa con la Commissione Europea sotto il profilo della normativa in materia di aiuti di stato occorre precisare che il decreto in esame non rientra nel campo di applicazione del regolamento generale di esenzione numero 651 del 2014 relativo agli aiuti esclusi dall’obbligo di notifica alla Commissione Europea. I videogiochi, inoltre, a livello europeo non rientrano tra le opere audiovisive cui si applicano le previsioni delle comunicazioni della Commissione UE relative agli aiuti di stato a favore delle opere cinematografie e delle altre opere audiovisive. Pertanto, a differenza delle procedure standard, adottate negli altri casi, per gli altri aiuti previsti dalla legge 220 del 2016 il decreto in esame deve essere notificato ai sensi dell’articolo 108 comma 3 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea ai fine dell’autorizzazione di cui alla norma generale in materia di aiuti di stato. Un precedente decreto in materia fu adottato in data 4 agosto 2017 notificato alla Commissione Europea DG Concorrenze in data 9 novembre 2017. Da quel momento si è avviata una complessa interlocuzione con la Commissione Europea che ha richiesto a questo ministero ulteriori dati e formulato un’ampia serie di osservazioni. In particolare, sulla natura automatica dell’aiuto sulla necessarietà di evidenziare il suo carattere culturale e di assicurare l’effetto di incentivare la misura. Pertanto, in considerazione della necessità di adeguare, strumentalmente la misura al fine di adeguarla alle osservazioni della Commissione, la notifica del testo precedente è stata ritirata ed è stato predisposto un nuovo testo che recepisce le indicazioni della Commissione Europea e tiene conto del parere 9 del Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo reso nella seduta del 24 ottobre 2019, nonché delle interlocuzioni con le associazioni di categoria. Il decreto è stato adottato il 14 maggio e sarà tempestivamente notificato alla Commissione Europea alla cui approvazione è subordinato il riconoscimento dell’aiuto. L’industria dei videogiochi la seguivo già nel Conte 1. Ci tengo tanto perchè penso che possa essere un importante strumento anche per creare posti di lavoro nel nostro Paese. Appena sono tornata al ministero ho sbloccato un parere che era fermo al Mise ormai da tantissimi mesi e che bloccava parte di questo iter. Sto lavorando, nel PNRR, nelle imprese creative anche per riuscire a fare un bando riguardante tutte le imprese legate ai videogiochi, per la centralità e l’importanza che penso abbiano”. E’ quanto ha detto Lucia Borgonzoni, sottosegretario ai Beni e Attività Culturali e Turismo. cdn/AGIMEG