Poker: “Caso All-Inn”. Il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea promosso dalla Commissione tributaria di Roma

La pronuncia della Corte di Giustizia Europea oggi ha bocciato l’Italia sull’assoggettamento ad obblighi dichiarativi ed impositivi a fini fiscali delle vincite conseguite presso case da gioco di Paesi membri dell’Unione Europea, da persone residenti in Italia, stabilendo che, se la tassazione è esonerata nel caso di vincite conseguite nei casinò italiani, deve esserlo anche per quelle ottenute all’estero. Di fatto quindi risulta in contrasto con il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Il rinvio pregiudiziale alla CGE è stato promosso dalla Commissione tributaria provinciale di Roma, per l’interpretazione degli articoli 52 e 56 del Trattato. La vicenda trae origine dai ricorsi proposti da alcuni giocatori di poker, che hanno impugnato gli accertamenti dell’Agenzia dell’entrate per alcune vincite ottenute in casinò di altri Stati membri dell’Unione Europea, per i quali era stata richiesta una tassazione al 43%. Secondo i ricorrenti, “la norma prevederebbe un trattamento discriminatorio, dal momento che le vincite conseguite nei casinò italiani non sono soggette a prelievo”. rg/AGIMEG