In Piemonte da oggi anche le sale da gioco saranno tenute a rispettare il distanziometro. E’ quanto prevede il secondo step della legge regionale: il primo termine è scattato il 20 novembre 2017 e ha colpito solamente i negozi generalisti, bar e tabaccherie in primis: hanno potuto mantenere le slot solamente quelli che rispettavano le distanze dai luoghi sensibili. Ne sono rimasti circa 1.070. Da oggi le distanze varranno anche per le sale da gioco e le agenzie di scommesse, che – per quanto riguarda le AWP – attualmente ospitano circa i due terzi delle 12.468 macchine presenti sul territorio regionale. Secondo un recente rapporto Eurispes, dalla misura conseguiranno circa 2 miliardi di giocate in meno alle slot e alle Vlt, migliaia di posti di lavoro persi e un cambiamento sostanziale dell’offerta di gioco, che sparirà completamente nei centri urbani, e sopravviverà solamente nelle periferie e nelle campagna. Le nuove norme provocheranno un taglio delle giocate dell’80%, e la raccolta – che nel 2018 è stata di 1,1 miliardi – crollerà di 550 milioni, con l’Erario che dovrà rinunciare a 110-115 milioni. Dovranno fare i conti con le distanze anche le videolottery, macchine che in Piemonte nel 2018 hanno raccolto puntate per 1,9 miliardi. Anche in questo caso si stima una contrazione dell’80%, ma la applica stavolta sull’intera rete, il che si traduce in un crollo della raccolta per 1,5 miliardi, e del gettito erariale per circa 100 milioni. lp/AGIMEG