“Nell’atto di sindacato ispettivo si chiede di sapere se il Governo sia a conoscenza del fatto che il Vice Procuratore, consigliere Marco Smiroldo, avrebbe avviato l’azione di danno erariale nei confronti dei concessionari del gioco lecito senza tener conto di precedenti indagini svolte dalla Guardia di Finanza che avevano già accertato l’assenza di elementi per promuovere un giudizio di responsabilità. Quanto affermato non trova riscontro negli atti della Corte dei Conti. Dalla banca dati delle vertenze della Corte dei Conti, infatti, risulta che il procedimento istruttorio di responsabilità, citato nell’interrogazione, concernente “Riscossione e versamento del PREU (Prelievo erariale unico) sul gioco lecito mediante rete telematica new slot” è stato archiviato in data 16 febbraio 2012”. E’ quanto si legge nella risposta del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, all’interrogazione presentata dal senatore Minzolini (FI), sulle maxi-penali slot. A giugno scorso, infatti, Minzolini aveva chiesto al Governo “di attivarsi affinché l’organo competente verifichi la sussistenza dei presupposti per l’eventuale esercizio dell’azione disciplinare dinanzi al Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti”. Il riferimento era in merito alle dichiarazioni rese “dall’ex Colonnello Rapetto della Guardia di Finanza (ora in congedo) il quale, a proposito di una interlocuzione con il dottor Marco Smiroldo Procuratore regionale presso la Corte dei Conti incaricato delle indagini sulle presunte contestazioni che sono state addebitate ai concessionari di gioco lecito, avrebbe riferito testualmente che “gli accertamenti riguardanti il danno erariale per la presunta mancata riscossione del prelievo e del canone concessorio eseguiti dal Nucleo della GdF si sono conclusi evidenziando l’assenza di danno erariale”. Minzolini ha richiamato la vicenda del contenzioso per le maxi-penali comminate alle concessionarie delle slot e alle presunte dichiarazioni di Rapetto sul mancato danno erariale riferitogli dal procuratore Smiroldo. “Da vari anni pendono innanzi alla Corte dei Conti vari giudizi per responsabilità erariale nei confronti dei concessionari del gioco lecito; in tali giudizi, di cui vi è stata ampia diffusione mediatica, si è lasciato intendere all’opinione pubblica che si fosse in presenza di un danno erariale collegato alla mancata contabilizzazione e relativo incasso del prelievo erariale unico (PREU) applicato agli apparecchi di gioco e calcolato in relazione al volume delle giocate da parte di tutti i concessionari degli apparecchi” aveva spiegato Minzolini. im-mdc/AGIMEG