“Dal nostro punto di vista, come maggioranza, abbiamo un appoggio pragmatico nei confronti del gioco pubblico, settore che ha un impatto importante sulla collettività”, ha dichiarato l’on. di Fratelli d’Italia Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera durante l’IGE, che si sta svolgendo a Roma.
“E’ importante coniugare la libertà del cittadino di giocare con l’attività imprenditoriale e con la possibilità per lo Stato di avere delle importanti risorse economiche. Nel decreto di riordino del gioco online è basato su una formula che tutela tutti gli interessi, a partire da quelli del cittadino”.
“In Commissione ci sono stati dibattiti su alcuni temi in particolare. Ad esempio sul costo della licenza e sulla proliferazione delle leggi regionali. In tal senso qualcuno si è fatto prendere la mano e per questo cercheremo di regolamentare la cosa con incontri con gli Enti Locali, puntando soprattutto sul concetto di responsabilità. Stiamo lavorando su alcune ipotesi di carattere fiscale a vantaggio degli enti locali, tenendo in grande considerazione anche la questione della tutela della salute dei cittadini”, ha detto.
“Il Governo Meloni sta cercando di stabilizzare il rapporto economico dello Stato con le imprese. In tal senso il decreto sull’online, con la sua durata di 9 anni, dà stabilità alle imprese ma anche alle entrate erariali. Insomma, si punta ad un giusto equilibrio tra le esigenze di tutti gli attori”.
Il presidente Osnato è anche intervenuto sulla questione delle nuove concessioni online e sul tema della pubblicità. “In Commissione c’è stato un dibattito aperto sulle esigenze dei piccoli e grandi operatori. Io sono per le piccole e medie imprese, ma credo che in un settore delicato come quello del gioco era giusto chiedere investimenti economici e di garanzie di un certo tipo”.
“Il Decreto Dignità è un esempio di come non si fa attività parlamentare positiva. Quella della pubblicità è una questione delicata e per questo, nelle osservazioni al decreto dignità, c’è stata un’apertura ad una forma di pubblicità responsabile. Si tratta di un primo passo avanti che speriamo non rimanga l’unico”. sb/AGIMEG