Confermata la confisca dei beni stabilita cinque anni fa con sentenza ai danni di tre esponenti della famiglia Martiradonna nel procedimento su un presunto giro di scommesse online illegali.
Si tratta di beni, barche, case e gioielli del valore di milioni di euro. Nel dicembre 2019, in quattordici patteggiarono pene tra i tre anni e i 16 mesi di reclusione. Contestualmente ai patteggiamenti, il gip ratificò le confische di beni del valore complessivo di circa 22 milioni di euro – ricorda la Gazzetta del Mezzogiorno.
Agli imputati la Dda di Bari contestava di aver creato un sistema transnazionale di scommesse illegali online, stringendo accordi anche con gruppi malavitosi in Sicilia, Campania e Calabria. Il gruppo si avvaleva di società di diritto maltese nonché delle skin, società di diritto estero provviste di licenze per operare nel settore dei giochi e delle scommesse rilasciate dalle Antille olandesi e non riconosciute in Italia. cdn/AGIMEG