Il rischio di compromettere il funzionamento delle vlt e vizi nell’iter, come la mancata notifica alla Commissione Europea per il necessario stand still. Sono sostanzialmente questi i problemi che i concessionari degli apparecchi hanno messo in evidenza nei ricorsi intentati contro il regolamento – della stessa ADM – per consentire ai Comuni di verificare se le videolottery siano in funzione o siano state spente, e quindi in sostanza stiano rispettando le fasce orarie imposte dagli enti locali. I Monopoli in sostanza hanno creato un’applicazione che consente ai Comuni accreditati di verificare se le vlt siano state spente o meno. Per quanto riguarda l’eccesso di potere, in sostanza la norma di legge prevedeva che i Monopoli si limitassero a mettere a disposizione dei Comuni gli orari di funzionamento degli apparecchi, secondo gli operatori invece in questo modo è direttamente Piazza Mastai a effettuare i controlli, e a accertare se siano state commesse delle violazioni.
Ma c’è anche il problema che l’applicativo non fa differenza tra una macchina che sta realmente accettando gioco e una che è sì accesa, ma non può essere utilizzata perché sta effettuando degli aggiornamenti o è in manutenzione. E si tratta di una pratica molto frequente per questi apparecchi che vengono controllati da remoto, da dei sistemi centrali. I concessionari in questo modo rischierebbero delle sanzioni pur non avendo violato effettivamente i divieti. L’alternativa sarebbe quella di effettuare queste operazioni durante gli orari di accensione, ma spesso i Comuni adottano fasce orarie differenti, quindi le vlt dovrebbero essere aggiornate a gruppi. Una richiesta che appesantirebbe non poco i costi di gestione, visto che i Comuni che finora hanno varato delle fasce orarie sono circa 2mila.
Per lo stesso motivo è impensabile programmare le vlt per spegnersi negli orari vietati, di fatto bisognerebbe spegnere o riattivare ogni singola macchina. Inoltre, un controllo dalla distanza non consente di verificare cosa sia successo veramente in sala. La sessione di gioco di una vlt può durare alcune decine di minuti, un cliente in sostanza può iniziare a giocare in orario lecito, e poi sforare in quello di stop. Il concessionario in questi casi dovrebbe spegnere la macchina, magari mentre il giocatore sta vincendo.
Ma poi ci sono anche una serie di questioni di procedura, a iniziare dal fatto che secondo i concessionari il decreto è una regola tecnica, e come tale doveva essere notificata a Bruxelles per il necessario stand still.
Secondo fonti istituzionali sentite da Agimeg, però, Adm starebbe ascoltando i concessionari per capire se ci sono punti di accordo sulle criticità del decreto. lp/AGIMEG