Il Messaggero: “slot verso lo stop finale nel Lazio”. I numeri di un disastro annunciato

“L’ultimo tentativo l’ha fatto il sottosegretario all’Economia Federico Freni scrivendo al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, invitando tutti i Governatori a congelare le leggi regionali.  Sono infatti in arrivo le leggi regionali con i “distanziometri” che avranno effetti pesanti per le aziende del settore del gioco pubblico e per i conti dello Stato. Le prime regione ad essere interessate saranno ad agosto Trentino e Lazio, poi toccherà alla Calabria“. Il Messaggero di oggi, con un dettagliato articolo di Andrea Bassi, dedica grande spazio alla questione della Legge regionale del Lazio in tema di gioco pubblico.

“E’ una bomba ad orologeria quella che scoppierà nel Lazio il 29 agosto prossimo. Da quel giorno nessuno bar, tabaccaio, sala scommesse e sale varie, che hanno all’interno delle slot potrà stare a meno di 500 metri da una chiesa, un ospedale, un centro anziani o un centro giovanile”.

“Qualche giorno fa i concessionari di gioco pubblico hanno scritto al direttore dei giochi dell’ADM, Stefano Saracchi, delineando il quadro di quanto accadrà. La Legge regionale del Lazio butterà fuori dal mercato legale l’85% dei punti vendita generalisti (bar e tabacchi) e il 91% di quelle specializzati (sale scommesse e slot)”

“E a Roma sarà anche peggio. I punti scommesse, secondo l’Eurispes, potranno essere insediati solo sullo 0,7% del territorio. In pratica sul 99,3% del territorio di Roma non si vedrà un negozio con all’interno una slot.  Conti pesantissimi da pagare per ben 4.650 esercizi su 5.368 totali, con il rischio di una perdita di 12.400 posti di lavoro (5.100 nei punti generalisti e 7.300 in quelli specializzati. E per lo Stato 900 milioni di euro di gettito in meno”

All’interno dell’articolo spazio anche a Giorgio Pastorino (presidente STS): “questi apparecchi valgono fino al 25% del fatturato per molti tabaccai che senza queste entrate dovranno effettuare forti tagli di personale”. Stefano Saracchi (direttore giochi ADM): “le regioni hanno podestà legislativa ma l’agenzia ci tiene a sottolineare che dove si chiude il gioco legale esplode l’illegalità”.

E nell’articolo si parla del riordino del settore, previsto nella Legge Delega messa a punto dal sottosegretario Freni, che dovrebbe portare a leggi sul gioco trasparenti ed univoche su tutto il territorio nazionale. Un riordino senza il quale non si potranno fare le attese e necessarie gare. “E tra l’altro senza la certezza di poter aprire le sale nelle città o collocare macchinette, nessun concessionario – conclude l’articolo de Il Messaggero – parteciperà mai alle gare“. ff/AGIMEG