Magglingen, Barbaro (L-SP-PSd’Az): “L’attenzione della criminalità organizzata si è spostata dal mondo dello sport professionistico al mondo dello sport dilettantistico”

“Le gare spesso sembrano essere al centro di un giro di affari, soprattutto in relazione a quegli sport di maggiore esposizione mediatica, e questo ha di certo favorito la proliferazione di interessi economici legali e illegali connessi ai risultati delle competizioni, sminuendo il valore autonomo dello sport. L’indotto che il sistema sportivo italiano – e non solo – ha generato consiste in un proliferare di interessi economici di rilevante entità, al punto che attorno ad esso si è andato sviluppando un consistente mercato illegale volto a interferire con il regolare svolgimento della competizione. Infatti, il mercato delle scommesse illegali offre agli utenti margini di rendimento particolarmente elevati, in grado di attirare non solo singoli malfattori ma anche organizzazioni criminali che utilizzano questi canali per riciclare denaro proveniente da attività delittuose”. E’ quanto ha detto la senatrice Angela Anna Bruna Piarulli (M5S) intervenendo in Aula al Senato nel corso dell’esame della legge di conversione della convenzione di Magglingen sul match fixing, approvata ieri. “Lo scopo della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive – ha aggiunto – è proprio prevenire, individuare e combattere le partite truccate e la conseguente manipolazione di queste ultime, ovvero tutte le possibili modifiche intenzionali e irregolari dello svolgimento o del risultato per ottenere un indebito vantaggio personale o a favore di terzi. La convenzione, in altri termini, mira a rispondere a tutte le possibili intromissioni illecite che hanno di fatto svuotato il senso originario dello sport ed è per questo che il provvedimento di ratifica è stato approvato all’unanimità dalla Commissione giustizia senza alcuna proposta emendativa. Un simile atteggiamento politico testimonia la volontà di quest’Assemblea, e quindi del Governo del cambiamento, di voler approvare con speditezza e all’unanimità un provvedimento che serve al Paese per proteggere il mondo sportivo dal pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata volte alla commissione di delitti di frode e di corruzione. La ratifica della Convenzione – ha continuato -, in un quadro normativo internazionale, rappresenta uno strumento ad hoc in grado di riunire le misure preventive e repressive per un’efficace lotta alla manipolazione delle competizioni agonistiche e potenziare al contempo il profilo della cooperazione internazionale. Ogni Stato è perciò tenuto ad adottare strumenti di prevenzione e coordinamento interno, di educazione e sensibilizzazione degli operatori e scambio delle informazioni con gli altri Paesi del Consiglio d’Europa, a partire – ad esempio – dall’identificazione di una piattaforma nazionale operativa che, in conformità con le norme interne, funge non solo da centro di raccordo statale dei dati raccolti e di smistamento verso gli altri soggetti coinvolti, ma informa altresì le autorità internazionali circa il verificarsi di possibili reati e della necessità di cooperazione. La Convenzione si pone quindi a completamento di un percorso già iniziato a partire dal 1989 e nello specifico mira a rendere più rigoroso il regime delle conseguenze patrimoniali derivanti dagli illeciti penali sopraesposti. Il disegno di legge di ratifica estende la misura ablativa della confisca per equivalente anche ai casi di esercizio abusivo delle scommesse e di frode sportiva”, ha detto. Il senato Claudio Barbaro (L-SP-PSd’Az), durante la discussione ha aggiunto che: “il testo ha come scopo autorizzare la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive fatte a Magglingen il 18 settembre 2014, dettando di conseguenza disposizioni di adeguamento del nostro ordinamento alle prescrizioni in essa contenute. Il provvedimento in esame consente di capire i segnali che provengono dalla società, perché il quadro, dal 2014 ad oggi, è mutato. Si è partiti da una grande esposizione mediatica, con una conseguente ricaduta economica, degli eventi sportivi, che ha prodotto un proliferare delle scommesse sportive, ma anche degli elementi di corruzione, che hanno turbato il quadro del comparto delle scommesse sportive. Dal 2014 ad oggi – ha detto – questo quadro è cambiato completamente: l’attenzione si è spostata dal mondo del professionismo al mondo del dilettantismo. Sono diventati oggetto dell’interesse della criminalità organizzata interventi nel mondo del calcio minore; ma soprattutto questi interventi sono diventati importanti in maniera tangibile anche nel mondo dello sport giovanile. È notizia proprio di quest’ultimo periodo quella di un’attività che ha interessato la pallacanestro giovanile, che addirittura ha riscosso l’attenzione del sottosegretario Giorgetti. Credo che il nostro compito sia anche cercare di capire come trarre spunto da questa ratifica, per volgerla in positivo e individuare provvedimenti legislativi che possano porre riparo a questa vicenda che, di fatto, ha spostato l’attenzione della criminalità organizzata dal mondo dello sport professionistico al mondo dello sport dilettantistico. Il provvedimento in discussione – ha concluso – ha individuato nell’Agenzia delle dogane e dei monopoli l’autorità competente in materia. Tuttavia, sul punto auspico che l’Agenzia possa intervenire il prima possibile in ordine alle attività sia repressive che preventive”. cdn/AGIMEG