Maggi (Sisal): “Gioco responsabile e competitività non sono in contraddizione. I clienti ci devono scegliere perché sanno di trovare un modello di gioco sicuro e un modo per divertirsi”

“Vorrei parlare oggi delle prospettive per il futuro del gioco, piuttosto che guardare al passato. Parliamo quindi di quello che è lo scenario del gioco attualmente. Negli ultimi anni, dopo quelli terribili del COVID, c’è stato un deciso spostamento dei giocatori verso l’online, che oggi rappresenta il 23% del GGR. Il dato è importante, ma ancora basso rispetto ad altri Stati europei”. È quanto ha detto il Direttore degli Affari Istituzionali Sisal, Giovanni Emilio Maggi, durante il panel “An operators perspective” all’European Association for the Study of Gambling.

“Come è stato già anticipato, la riforma del settore del gioco, avviata con la Delega Fiscale, potrebbe portare ad un cambiamento davvero importante di questo mercato. Il percorso è già iniziato lo scorso marzo con la legge che permetterà di effettuare la gara per il gioco online e ci auguriamo che ciò potrà accadere anche per il gioco fisico. All’interno di queste norme sono due le macrolinee che emergono: da un lato una minor frammentazione dell’offerta di gioco; dall’altro c’è la tutela dei giocatori che ha un peso rilevante”.

“I temi del consolidamento e l’attenzione ai giocatori sono legati, poiché i concessionari avranno modo di proteggere al meglio i consumatori. Come azienda e come settore, poiché facciamo parte della Fondazione che riunisce i 4 maggiori operatori di gioco italiani, siamo fortemente impegnati sul tema del gioco responsabile. Personalmente reputo che questo tema sia quello più rilevante se vogliamo che il nostro settore acquisiva una credibilità consona alla nostra importanza”, ha detto.

“Oggi purtroppo il panorama del gioco responsabile in Italia è piuttosto frammentato: ogni azienda si muove su diverse linee e non sempre convergono. Questo probabilmente accade anche perché in Italia, a differenza dell’estero, non esistono fondazioni o associazioni che si occupino delle tematiche di protezione del consumatore. In Sisal da molti anni abbiamo imboccato una strada, ovvero il passaggio da compliance al commitment. Ciò significa il coinvolgimento di tutta l’azienda sulla tematica della protezione dei giocatori. In buona sostanza, noi non consideriamo le tematiche di safer gambling come una competizione tra aziende, poiché dobbiamo lottare uniti per combattere gli effetti negativi del gioco. L’ambizione che abbiamo è quello di prevenire i problemi in modo tale che il gioco resti un momento di divertimento”.Giovanni Maggi Sisal

“Sempre parlando della Delega Fiscale, finalmente il legislatore italiano ha introdotto un articolo che tratta specificamente il gioco responsabile. So che qualcuno ha criticato questi contenuti, ritenendoli generici. Però si tratta di una legge e come tale dà le linee guida, ora dovrà essere applicata e sarà più specifica. Sisal è convinta che in questo campo vadano condivisi i vari strumenti per lottare contro questi fenomeni e noi abbiamo messo a disposizione di tutti vari tool. Applicando le tecniche di gioco responsabile non si perdono quote di mercato. Per Sisal è stato vero l’opposto poiché una volta introdotte, la nostra quota di mercato è aumentata, così come la soddisfazione dei nostri clienti”, ha aggiunto.

“In sintesi, il gioco responsabile e la competitività del business non sono in competizione. Anzi, applicare il gioco responsabile sarà fondamentale per il nostro settore. I clienti ci devono scegliere perché sanno che potranno trovare un modello di gioco sicuro e un modo per divertirsi. Per fare questo dovremo lavorare su due fronti: potenziare la player protection e far capire meglio alle persone gli strumenti che adottiamo. La ricerca, l’analisi delle best practices e la tecnologia sono fondamentali”.

“Stiamo utilizzando da 4 anni l’Intelligenza Artificiale in modo predittivo, così da capire se i giocatori possono avere comportamenti problematici e interrompere tale pratica. Il 94% dei giocatori online utilizzano questi strumenti e questo numero va letto tenendo in considerazione che il nostro customer base è molto ampia. Fino ad ora, anche per un fatto di semplicità e norme, abbiamo lavorato moltissimo sull’online, ma adesso si pone lo stesso problema per il retail. L’omnicanalità prevede che questi strumenti siano presenti anche nei punti vendita. Sisal ha fondato la Fondazione Fair che ha l’ambizione di portare le best practices che esistono nel mondo e creare l’opportunità di discussione per tutti gli operatori, al fine di contrastare le sensazioni negative dell’opinione pubblica. Essa ha lo scopo di aiutare il comparto a migliorarsi”, ha concluso. ac/AGIMEG