Vullo (Kogem): “L’introduzione della liquidità condivisa potrebbe aiutare i piccoli e medi operatori a partecipare al bando del gioco online”

“La liquidità condivisa rappresenta un’opportunità per i piccoli e medi concessionari, anche visto l’aumento del costo delle concessioni online. Potrebbe essere un aiuto in più per poter partecipare al bando. Inoltre, aggiungendo la liquidità internazionale nel poker si potrebbero far rientrare quelle persone che ad oggi giocano nei siti illegali per poter giocare con persone di altri Paesi”. È quanto ha detto il founder di Kogem, Salvatore Vullo, durante il panel “L’opportunità della liquidità condivisa per il settore del gioco online in Italia” all’Italian Gaming Expo.

“La liquidità condivisa, una volta introdotta anche nel mercato italiano, permetterebbe anche a importanti operatori stranieri, specializzati nel poker, di entrare nel mercato italiano. La possibilità di un aumento del riciclaggio ha bloccato l’introduzione della liquidità condivisa, ma ciò non sussite perché in questo caso il problema principale rimane il riconoscimento della titolarità del conto di gioco, questione tralasciata anche nell’ultimo decreto”.

“Il bando poteva essere fatto molto meglio. I piccoli e medi operatori hanno sottovalutato colpevolmente l’evoluzione e la stesura del nuovo bando, al contrario di quanto fatto dai grandi operatori che hanno creduto sin dal principio a questo cambiamento. Questo nuovo decreto presenta dei costi altissimi in termini di concessione e i piccoli e medi operatori faranno molta fatica a partecipare. Ora, c’è un altro atteggiamento lassista nella speranza che Bruxelles o il Consiglio di Stato fermino il decreto”, ha proseguito Vullo.

“Ci sono tante criticità anche dal lato dei PVR e delle skin. Sono tutte questioni che vanno risolte e in questo momento potrebbe essere quello giusto per introdurre la liquidità condivisa, strumento che potrebbe essere utilissimo agli operatori piccoli”.