Lino Banfi ad Agimeg: “Il gioco deve essere uno sfizio e non un vizio. Ci vuole parsimonia in tutte le cose”

È stata presentata oggi a Roma la nuova campagna di StarCasinò sul Gioco Responsabile. Una campagna che si avvale di un Ambassador d’eccezione: Lino Banfi che ha parlato dell’iniziativa con il direttore di Agimeg Fabio Felici.

Quello presentato da Starcasino è un progetto importante sul gioco responsabile. Come mai hai accettato di mettere la tua credibilità a disposizione di questa iniziativa?

Si tratta di un punto di arrivo sia per me sia per loro. E’ una grandissima azienda che io non conoscevo. Ho capito l’importanza dell’idea che hanno avuto e che ha incontrato subito il mio sì. Dopo aver lasciato ‘Il medico in famiglia’, mi serviva la credibilità di essere creduto anche se faccio una cosa un po’ seria, diversa da solito, senza abbandonare proprio completamente il ‘banfismo’. Dentro questa iniziativa c’è una cosa utile a tutti. Non c’è bisogno di esagerare nel gioco, si può fare tutto con parsimonia. Deve essere uno sfizio e non un vizio. Tutte le parole con la scusa della rima arrivano piano piano. La piccola ‘banfiosità’ c’è ed è piaciuta molto all’azienda.

Il gioco riguarda anche molti giovani. Tu sei diventato un attore trasversale sia passando da ruoli più leggeri ad altri più impegnativi ma anche suscitando l’interesse di diverse generazioni. In particolare hai grande successo sui social

Questa cosa mi meraviglia molto. Mi ha dato gioia il fatto di diventare bisnonno, era una sensazione che non conoscevo, l’ho sperimentata in pochi giorni, l’ho capita e la sto vivendo bene. Ma non mi aspettavo di entrare nel mondo dei social dove c’è gente della mia età, anche conosciutissima, che già era nel mondo dei social e che vuole entrare anche in questa parte di giovanilità e invece trova ostacoli. Nel mio caso sono stati loro ad aprirmi la porta, a dire tu sei benvenuto, noi ti vogliamo bene. L’ho notato anche stando a Sanremo, alla trasmissione di Mara la domenica dopo venivano da me tutti questi giovani cantanti, rapper a dirmi che avevano visto tutti i miei film. Questo è molto bello.

George Bernard Shaw premio Nobel per la lettura nel 1925 una volta ha detto ‘l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare’, ti ci ritrovi in questo detto?

Non del tutto. Tuttavia è giusto anche che ci sia una parte di divertimento che si può praticare in maniera sana. Mi è capitato di andare con la mia famiglia nei casino, ma ho detto loro di togliere le carte di credito e di andare lì semplicemente per divertirci con quel poco denaro che eravamo disposti a perdere. In questo senso il gioco può essere un semplice divertimento.

ff/AGIMEG