Legge Bilancio, riprende esame emendamenti in commissione. Prevista seduta no stop, giochi in nottata

E’ appena ripreso in V commissione l’esame dei 900 emendamenti segnalati alla legge di Bilancio. L’avvio dei lavori, inizialmente previsto per questa mattina alle 12, è ripreso solo ora per consentire a governo e maggioranza di concludere una serie di riunioni politiche. Ad oggi sono stati esaminati gli articoli dal 13 al 19, dal 23 al 45, dal 63 al 72. Si riparte adesso dall’articolo 3 per arrivare fino al 23, si passa poi all’esame degli articoli da 74 a 86 e infine verranno esaminati i restanti articoli. L’idea del presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, è di proseguire senza pausa fino a domattina per lasciare agli uffici competenti le classiche 10 ore di tempo per preparare il testo in vista dell’approdo in Aula. L’emendamento Boccadutri (Pd) – l’unica proposta segnalata all’articolo 67 sulla lotteria dello scontrino – che prevede di “incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori aumentando del 20% la probabilità di vittoria, rispetto alle transazioni effettuate mediante denaro contante, per le transazioni effettuate attraverso strumenti che consentano il pagamento con carta di debito e di credito” è stato accantonato. Restano ancora da votare le proposte relative all’articolo 73 sulla gara per il SuperEnalotto. Si tratta degli emendamenti Bindi (Pd), che chiede che la gara si svolga “nelle more dell’adozione della legge di riordino dei giochi pubblici che preveda una disciplina uniforme delle concessioni delle reti di gioco” e che la concessione sia affidata “nel rispetto dei princìpi e delle regole europei e nazionali, nei requisiti di onorabilità e trasparenza del contraente e di controllo dei capitali utilizzati”; e della proposta Capelli (Cd) che propone di alzare la base d’asta da 100 a 200 milioni di euro. In attesa di essere votato anche l’emendamento Mantero (M5S), con cui il deputato torna a chiedere “il divieto di qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincita in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia on line, da punire con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 500.000 per il soggetto che commissiona la comunicazione commerciale, la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, il soggetto che le effettua, nonché il proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse”. Sullo sfondo, la proposta Sottanelli (Sc) che prevede che alle scommesse ippiche a quota fissa, l’imposta unica si applichi “sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte nella misura del 30 per cento relativamente alle corse da disputarsi sul territorio italiano organizzate dal Mipaaf e del 20 per cento con riferimento alle altre corse. Il Ministero fornisce gratuitamente ai concessionari le immagini relative alle corse da disputarsi sul territorio italiano o incluse nel programma ufficiale, mentre con decreto del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stabilite le modalità per il versamento dell’imposta unica da parte dei concessionari e, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli provvede con proprio decreto dirigenziale a introdurre espressamente le corse dei cavalli fra gli avvenimenti che possono essere oggetto di scommesse del programma complementare. Infine è consentita la raccolta delle predette scommesse relative alle corse dei cavalli anche nelle more dell’adozione del citato decreto ministeriale di adeguamento”; 3 proposte Si-Sel e una Fdi con cui i deputati chiedono un inasprimento del Preu per slot e vlt. Con ogni probabilità le proposte emendative sui giochi saranno votate in nottata. dar/AGIMEG