LAN-Gate, Carabetta (M5S): “ADM vuole regolamentare il settore, la chiusura delle sale non aveva intenti punitivi”

“Il MoVimento non si è accorto della presenza di questo settore con la notizia sul Lan-gate, ma eravamo già a conoscenza dello sviluppo di questo mondo. Siamo rimasti increduli da quello che è successo. Abbiamo immediatamente contattato ADM per avere dei dettagli dell’operazione e poter capire meglio quanto stesse accadendo. C’è stato un momento di panico del settore ed era pienamente giustificato. Però, ci siamo messi subito in azione e nel giro di pochi giorni abbiamo incontrato il DG di ADM Minenna e abbiamo capito che non c’era volontà di chiudere il settore, ma l’Agenzia riteneva che per gli apparecchi presenti nelle sale fossero necessari determinati tipi di certificazioni. Valutando che non c’era questo intento punitivo abbiamo favorito un incontro tra i rappresentanti delle sale e le istituzioni aiutando, a mio avviso, a calmare le acque”. E’ quanto ha detto l’esponente del MoVimento 5 Stelle, Luca Carabetta, durante il webinar ‘Esports: una normativa possibile’ organizzato dall’Osservatorio Italiano Esports e condotto da Luigi Caputo (Co-founder dell’Osservatorio).

 

“Abbiamo chiesto l’emanazione di una circolare ulteriore a seguito di questi sequestri per chiarire le procedure da svolgere. La circolare è uscita proprio ieri. L’Agenzia afferma con questa circolare di aver dato un quadro temporaneo per poter arrivare successivamente ad una soluzione. Ciò rende necessario che la politica si impegni a dare una normativa leggera che dia dignità e certezza al settore. L’Agenzia si è detta disponibile anche a gettare le basi di un testo e anche dagli operatori sono arrivare risposte positive a dare il proprio contributo per risolvere nel medio-lungo periodo la situazione dell’intero comparto”.

“A mio avviso, l’atteggiamento di ADM non è punitivo ma intende regolamentare il settore. Immagino che in queste ore le sale coinvolte inizieranno i processi dell’omologazione delle macchine per poter tornare a lavorare in modo tale da rientrare in norma e cominciare la fase di concertazione per la nuova legge. Penso che sia positivo che ci sia un rapporto diretto tra l’Agenzia e gli operatori che può essere favorito anche da noi, poiché fare politica significa cercare di risolvere i problemi”.

Servono tre livelli di intervento per la definizione del settore: il primo è normativo perché bisogna rinnovare la legislazione e bisogna essere in grado di non fare nulla che impatti negativamente e per questo serve l’aiuto degli operatori; il secondo è quello regolatorio che verrà affidato ad ADM e all’Agenzia delle Entrate; il terzo piano è quello politico, poiché ricordando anche le parole del presidente francese Macron che dichiaratamente punta su questo settore attirando grandi investimenti, si devono fare delle azioni a favore del settore”.

Conto che una nuova norma arrivi in tempi brevi. Io sono uno di quelli che crede che bisogna dare risposte veloci ed efficaci ai problemi che sorgono. Purtroppo però, in questi giorni ci sono stati diversi soggetti che sono caduti di nuovo nella retorica che i videogiochi fanno male. Molto spesso è una questione anagrafica, Il MoVimento ha molti giovani al suo interno e inevitabilmente è più vicino a questo settore rispetto ad altre forze presenti in Parlamento. Ho sentito anche persone equiparare le persone dipendenti da droga a quelli dei videogiochi. Per me è assurdo. Di contro a queste teorie, ho letto anche molti studi che i videogiochi sui bambini hanno effetti benefici perché stimolano l’intelligenza. A volte mi è sembrato quasi che molti non vogliono vedere questo settore come un’industria, al contrario di quanto accade all’estero. Per me è proprio miopia. Secondo me, serve anche un cambio di passo a livello culturale perché anche io qualche anno fa avrei fatto fatica a credere che la gente sarebbe stata pagata per giocare ai videogiochi, quindi è ovvio che parlamentari più anziani facciano ancora più fatica a comprendere questo mondo”.

Lavoreremo ad un atto che avrà il parere favorevole della struttura tecnica così da avere la strada spianata su cui sarà addirittura il Governo a spingere affinché venga compiuta. A questo punto diventa molto più semplice il dibattito con le forze politiche poiché tutti ci pensano molte volte prima di dire che una struttura tecnica dello Stato abbia fatto male i conti. Fino ad ora non ho visto molte iniziative da parte degli altri, ad eccezione di qualche interrogazione. Ribadisco che al momento stiamo lavorando noi sulla norma”.

Innescare un processo di innovazione rende il paese nel medio-lungo periodo renderebbe l’Italia più competitiva e questo può portare a maggiori investimenti all’interno del paese. Noi ad oggi siamo molto indietro rispetto ad altri Stati europei. C’è in corso una rivoluzione tecnologica e non possiamo rimanere immobili”.

“Devo dire che le tempistiche sono state celeri dal punto di vista normativo. Infatti, ADM aveva promesso questa circolare dedicata alle sale Lan e nell’arco di 10 giorni è arrivata. Allo stesso modo ci aveva promesso un testo in poche settimane. Dal lato nostro abbiamo già incontrato IIDEA e stiamo valutando tutti i contributi proposti dagli operatori e proporremo qualcosa entro i termini tecnici. Non so quale sarà la tempistica precisa, ma serve solo il tempo tecnico di mettere insieme tutti questi fattori e si arriverà a qualcosa di concreto. Non faccio promesse da politico, ma ho voluto spiegare il metodo con cui intendiamo fare le cose e speriamo di arrivare a breve ad una soluzione”. ac/AGIMEG