Junior Walter Messias si racconta al giornalista Carlo Pellegatti all’interno del format esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, il sito d’intrattenimento sportivo che è Official Partner dell’AC Milan. La sua storia inizia in Brasile, a Belo Horizonte, nelle giovanili del Cruzeiro, poi a 20 anni l’arrivo in Italia tra l’obiettivo di giocare a calcio ad alti livelli e le difficoltà che lo costringono a lavorare come corriere. Poi, nel 2015, Ezio Rossi, l’allenatore che lo ha scoperto in Italia, decide di puntare su Messias per il Casale, club di Eccellenza dove diventa capocannoniere e porta la squadra alla promozione. Dopo il trasferimento al Chieri, in Serie D, l’ascesa si interrompe nel 2017 a causa dello status da extracomunitario che blocca il passaggio in B. Dopo l’ennesima ripartenza dalla D, con il Gozzano, ecco la chiamata del Crotone di Giovanni Stroppa. Una prima stagione in Serie B subito coronata dalla promozione nella massima serie. E, a 30 anni, il passaggio in una delle squadre più vincenti al mondo, l’AC Milan.
“L’esperienza nelle serie minori mi ha insegnato ad avere più tranquillità, perché avevo più pressione a giocare in Eccellenza o Serie D che in Serie A. Adesso mi sento più sicuro e più maturo. L’esperienza con il Mister Stroppa mi ha insegnato tanto, lo sento ancora perché è diventato mio amico, con il suo modo di allenare mi ha fatto crescere tanto” ha raccontato Messias. La sua storia l’ha portato a conoscere i fasti del calcio ma anche le difficoltà di portare a casa uno stipendio: “La mia storia può forse esser vista come un esempio di vita, il calcio è un mondo diverso da quello reale, lì ci sono persone che si alzano alle 5 di mattina e rientrano alle 20, non è facile la vita là fuori. Capire quello che vivono gli altri fuori dal calcio è fondamentale per me”. Il passaggio al Milan è stata l’emozione più grande, “Il Milan è una squadra che ho sempre ammirato, sono fiero di esserci, arrivare in una squadra di questo calibro è un grande onore. Durante la trattativa ero molto teso, arrivare qui all’ultimo è stata una cosa bellissima, la notizia è arrivata alle due di notte e non sono riuscito a dormire, ero troppo emozionato”.
Poi sono arrivati i grandi palcoscenici, come la Champions League: “È una competizione bellissima, viverla di persona è ancora più bello. Ho avuto la fortuna di segnare il gol decisivo contro l’Atletico Madrid, un cross morbido e perfetto ricevuto da Kessié, avevo solo il portiere davanti ed è stato molto emozionante”. Il rapporto con Pioli e i compagni migliora ogni giorno di più, “C’è stato un periodo di difficoltà ad ottobre quando ho avuto l’infortunio, ma il Mister mi ha rassicurato dicendomi di stare tranquillo perché per lui ero forte e questo mi ha dato coraggio e una spinta in più. Poi c’è Ibra che è un grande, quando in campo sono in difficoltà passo la palla a lui perché tanto non la perde mai. Tutti i miei compagni sono bravissimi e dei grandi professionisti focalizzati sul lavoro, sono felice di essere in squadra con loro”.
Un aspetto fondamentale nella sua vita è la fede: “La religione per me è tutto, sono un atleta di Cristo. Nel 2015 non volevo più giocare a calcio, andai a trovare il Pastore in chiesa e gli dissi che volevo dedicarmi solo alla predicazione del Vangelo. Invece Dio aveva altri piani, Ezio Rossi mi ha chiamato e così ho deciso di proseguire con il calcio”. Il suo idolo come calciatore è stato Ronaldo Il Fenomeno, “mi piaceva tutto di lui, quando giocava con la nazionale io fermavo tutto quello che stavo facendo per vederlo.
Non ho mai avuto modo di incontrarlo ma mi piacerebbe molto”. Il tempo libero, invece, è tutto per la sua famiglia: “voglio sempre stare con la mia famiglia e staccare da tutto. Milano la conosco ancora poco, ma è una città grande che mi piace. Il mio cibo preferito è un piatto brasiliano tipico del mio Stato, il pollo con una verdura brasiliana, ma mi piace anche il risotto alla milanese. Infine, ascolto la musica evangelica sia brasiliana che italiana, ad esempio mi piace il cantante Corrado Salmè”, ha concluso Junior Messias in un’intervista speciale che è tutta da vedere sui canali di StarCasinò Sport. lp/AGIMEG