Tre anni sulla rampa di lancio all’Arcoveggio, con otto esponenti della generazione 2014 pronti a scaldare i motori in vista del fiorentino premio Cupolone del 19 marzo e chiamati ad un probante test sulla selettiva distanza del doppio chilometro: sfida intrigante, per la qualità tecnica dei contendenti e l’evidente equilibrio tattico, nonché per l’intersecarsi di forme. Al rientro dal mese di novembre, Vermeil As scende da Milano con la fiducia di Mauro Baroncini e la guida di un Andrea Farolfi – più che mai affermato nel ruolo di catch driver di riferimento per gli ospiti in trasferta lungo la via Emilia – mentre la numerosa e valente “cavalleria” di Lorenzo Baldi sarà rappresentata da Vesna e Venazio Jet, con Greppi chiamato ad interpretare il promettente allievo di Wolfgang Ruth, Veio, ed il maestro per antonomasia delle giovani leve, Edoardo Moni, in pista con Vigor Op. Meno evidenti la chance di Valchiria Op, i cui promettenti successi estivi non hanno ancora trovato conferma dal trasferimento presso il team Gocciadoro, e attende riscatto l’estroso Very Much Mmg, su cui Vitagliano professa stima e propositi classici, mentre la presenza di Vancouver Ongi è la logica conseguenza degli evidenti progressi palesati dal tre anni guidato da Roberto Vecchione. L’apertura di giornata vede i gentleman interpretare otto soggetti di tre anni ancora alla ricerca del primo successo in carriera, molti i candidati all’agognata vittoria per una rosa che varia dai toscani Vanessa Op e Daniele Della Maggiore, ai locali Vanessa Sm e Michele Canali, senza trascurare il duo Vitesse As/Giuseppe Pietrasanta, mentre alla seconda il testimone passa ai quattro anni con il nome Utah in evidenza grazie ai due partecipanti targati As e Bi affidati rispettivamente a Vecchione e Farolfi, mentre si disputano il ruolo di terza forza Ula Pal Ferm e Unico Luis, agli ordini di Flavio Martinelli e Alessandro Muretti. Anziani di lungo corso nel prosieguo ed il veloce Per Bibi prima scelta della terza corsa, in alternativa all’esperto allievo di Manlio Capanna, il biondo Messerschmitt, con il patavino Targhetta e il “curioso” Tuono Om, oggi in versione Greppi ed assai apprezzato in occasione del rientro, mentre alla quarta, asticella in alto sul piano qualitativo e difficile scelta in ottica podio tra le lady Uragan Francis, Urania Bye Bye, Uma Grif e Urania Vik, citate in ordine di apparizione. Alla sesta, notevoli aspettative in ordine a spettacolarità e report cronometrico di spessore, grazie alle presenze di Oneranda Bag, che Lucio Becchetti affida a Vecchione con malcelate ambizioni di vittoria, del romano Rey Ninio, orfano di Bellei e ben sostituito dall’affidabile Muretti in regia, nonché di Rouen Peste Tft e Tuatara Jer, a loro volta guidate da un Lorenzo Baldi in gran forma e dall’onnipresente Andrea Farolfi, per chiudere con Love Inside, Sabine Inn Ronco e Tresor Zs, un trio di spessore a disputarsi la vittoria sulla breve distanza. Prossimi appuntamenti: sabato 11 (ore 15.30 circa), giovedì 16 (ore 15.30), domenica 19 (ore 14.30).
Resoconto corse di domenica 5 marzo: Domenica dagli accattivanti incroci all’Arcoveggio, con sette corse di eccellente livello tecnico e la presenza dei due driver emblematici degli ultimi decenni, Pietro Gubellini ed Enrico Bellei, a regalare ulteriore sale ad un convegno che aveva negli anziani i protagonisti della corsa più ricca del pomeriggio. Un miglio per nove ed un favorito dalle chiare chance come il vincitore classico Santiago D’Ete, così si presentava il premio dedicato a Franco Scardovi, professionista esemplare e ippico a tutto tondo, con il solo Paco a trovare qualche sostenitore al betting e gli altri destinati a ruoli assolutamente marginali. Sin da subito le cose sono parse difficili per il sei anni allenato da Erik Bondo e guidato da Pippo Gubellini, con Paco a scandire parziali e Tronda Wise a sollecitarne l’azione, mentre Talito Gso s’impegnava al largo ed alla corda, Tarita del Sile attendeva gli eventi per profilarsi sui primi, poi, sulla piegata finale, il calo di Tronda, il tentativo di fuga per Paco, ed il pressing di Talito che sopravanzava il rivale ma nulla poteva opporre alla freschezza di Tarita che, ben guidata da Alessandro Muretti si aggiudicava la vittoria in 1.14.3 davanti all’avversario ed allo stremato Paco, mentre il favorito, irretito dalle evenienze tattiche contrarie, finiva tra gli squalificati. Pochi ma buoni ed assai promettenti nel prologo, solo cinque i tre anni chiamati all’agone e successo in 1.14.5 per il plebiscitario favorito Vash Top, un allievo di Erik Bondo affidato a Pietro Gubellini dominatore della contesa davanti a Vitamar e Velvet Dancer, sua alternativa al betting, poco incisivo lungo il percorso ed in calo nei metri finali, mentre alla seconda una ispirata Maria Giovanna Bortolanza ha accompagnato al successo la sua Simia Spritz cogliendo in difficoltà l’atteso Tyrone di Pippo a fil di palo a passare di un amen al suo interno al ragguaglio di 1.16.0 e con il diligente Pablo Grif al terzo posto. Arrivo di pura marca toscana alla terza corsa, con i cadetti e i gentleman impegnati sulla distanza del miglio e la vittoria, dopo accesa lotta in dirittura, per Ultimo dei Greppi e Nicola del Rosso su Ulassai e Samuele Querci in 1.17.7, terzo dopo corsa d’avanguardia il favorito Umbral, poi, alla quarta, ancora la leva 2013 in vetrina e successo da favoriti per Ultimaluna Grif e Alessandro Gocciadoro nei confronti di una coraggiosa Unique As, leader sin dal via, e di Unjumbo Zs, il tutto alla media di 1.14.0. Schema analogo ed analogo risultato per Nicola del Rosso ed i suoi home made targati Greppi, la doppietta di giornata per l’ospite della Val di Nievole è stata sancita dal finish del suo Sioux che in 1.15.4 ha battuto Rilke Laumar con i favoriti Papaplione Cam e Zaccherini a completare la trio. Incognita nastri per i nove tre anni della sesta corsa e vittoria in 1.18.2 per Valpicetto Jet ed Enrico Bellei nei panni di catch per conto di Lamberto Barbieri; piazze d’onore per il movimentatore Victor Polet Si su Vegna D’Aghi. cdn/AGIMEG