L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha aperto un’istruttoria bando da 60 milioni di euro per la gestione del segnale televisivo delle corse ippiche e ha chiesto all’Assi una relazione dettagliata per verificarne il regolare svolgimento. In particolare, l’Autorità ha chiesto le delibere, i documenti e i verbali di gara, l’elenco dei soggetti invitati, il contratto d’appalto e gli atti aggiuntivi. L’istruttoria è stata aperta in seguito all’esposto presentato da Francesco Farina, uno dei soci fondatori di Imprenditori Ippici Italiani, secondo cui la gara sarebbe illegittima. Sarebbe infatti stata bandita successivamente a una nota del Ministero dell’Agricoltura del settembre 2012 che imponeva “il divieto di assunzione di nuove obbligazioni riferite al periodo successivo al 31 dicembre 2012”. Farina ha inoltre contestato i termini stabiliti per presentare la domanda di partecipazione alla gara, “in considerazione – riassume l’AVCP – sia del numero e della particolare complessità degli elaborati tecnici previsti dal Bando, sia dell’elevato numero dei siti (ben 40) in cui dovrebbe svolgersi il servizio e oggetto di obbligatoria verifica dello stato dei luoghi”. E ancora, per Farina, i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa sono stati formulati “in modo da privilegiare un concorrente rispetto a tutti gli altri potenziali partecipanti”. L’Assi ha adesso 30 giorni per produrre la documentazione richiesta. rg/AGIMEG