International Games Month: a novembre tanti eventi in programma nelle biblioteche d’Italia

Novembre è il mese del gioco. L’International Games Month è un’iniziativa lanciata dall’American Library Association che in Italia ha visto l’adesione dell’Associazione Italiana Biblioteche. Per tutto il mese corrente le biblioteche, da Nord a Sud dello stivale, saranno il luogo ideale dove gli appassionati del gioco potranno incontrarsi, fare nuove amicizie, sfidarsi e partecipare ai tornei.

L’International Games Month ha l’obiettivo, infatti, di raccontare a grandi e bambini il ruolo del gioco nella nostra società e per farlo da anni sceglie le biblioteche come luogo ideale. Come sappiamo, infatti, queste ultime sono centri importanti per la diffusione del sapere nelle città e offrono un servizio culturale e di socializzazione. Il gioco, nello specifico, aiuta nel raggiungimento di questa mission in quanto occasione di condivisione, scambio, incontro e crescita.

Infatti, come Sapar (Associazione Nazionale Gestori del Gioco di Stato) ha sostenuto in più di un’occasione, il gioco, oltre a essere motivo di divertimento e fuga dalla vita quotidiana, ha delle elevate potenzialità educative, stimola la memoria e permette di relazionarsi con gli altri. Sottovalutare la dimensione ludica nelle nostre società sarebbe un errore dal punto di vista scientifico, sociologico e pedagogico.

La stessa AIB (Associazione Italiana Biblioteche) supporta tutto il mondo del gioco e dei videogiochi sia per dimostrare le capacità aggregative delle biblioteche, sia per far capire, anche ai più scettici, l’importanza del gioco per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per le relazioni che si sviluppano nell’età adulta.

Così, durante l’International Games Month, entrando in biblioteca, gli utenti si divertiranno con i giochi per console, i videogiochi degli anni Ottanta e Novanta sempre tanto amati, oltre ai giochi da tavolo e di ruolo. La giornata mondiale del gioco, dunque, in biblioteca diventa così occasione per far avvicinare le comunità alle biblioteche grazie al valore sociale del gioco. lb/AGIMEG