Il Messaggero, legge sul gioco Regione Lazio: “Probabile stop alla legge taglia-sale e taglia-posti di lavoro”

L’entrata in vigore della legge sul gioco nella Regione Lazio, che impone alle sale scommesse e agli altri locali che ospitano slot una distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili, sarà prorogata di 12 mesi. E’ quanto si legge sul Messaggero, che riprende la notizia riportata da Agimeg a seguito dell’incontro, nella giornata di ieri, tra una delegazione dei lavoratori del settore del gioco ed il Capogabinetto della Regione Lazio. Nessuna abrogazione dunque della legge sul gioco, ma uno slittamento di un anno, all’agosto 2022. Con molta probabilità il tema sarà affrontato e discusso in Consiglio regionale tra fine giugno ed inizio luglio. La legge regionale avrebbe effetti nefasti sull’economia delle aziende del settore: a rischio 5 mila imprese, considerando che nella regione sono operativi 6.359 esercizi tra ricevitorie, sale scommesse, bingo, bar, tabacchi in cui si può giocare. Di fatto, il gioco sarebbe espulso dal 97% del territorio regionale. A rischio ovviamente anche i posti di lavoro, tra le 5 mila e le 7 mila unità. Lo stop al gioco legale porterebbe come conseguenza un’esplosione di illegalità, come già sta avvenendo in Piemonte. Intanto il blocco delle attività di gioco pubblico in Italia ha superato i 10 mesi, mettendo in ginocchio un comparto che conta 150 mila occupati e 75 mila imprese, più l’indotto. cr/AGIMEG